Basket, Comotti: forza Remer e Comark
La rivalità può produrre enormi benefici

«La rivalità sportiva non può che produrre enormi benefici all’intero movimento. Lo sostengo con cognizione di causa visto che ho toccato con mano l’alto contenuto competitivo a metà degli anni 70 con protagoniste Alpe e Celana e più tardi tra Celana e Treviglio».

«Il voler primeggiare a tutti i costi induce le rispettive dirigenze a rendere le società sempre più ambiziose a vantaggio, naturalmente, dello spettacolo. Per non parlare dei derby: ricordo il pathos che precedeva gli scontri campanilistici. Poi sul parquet di gioco gli atleti sfoderavano un agonismo non riscontrabile nelle normali partire di campionato. Discorso a parte sulle tifoserie che dagli spalti sapevano offrire puntualmente coreografie memorabili».

Amarcord, davvero, indelebili quelle di Benigno Comotti che per 28 anni di fila (record assoluto) ha retto con saggezza e competenza il governo della pallacanestro orobica. «Da qualche tempo - aggiunge - mi sembra che Comark Bergamo e Remer Treviglio stiano rivivendo le medesime vicende. Non si sono raggiunti i livelli di allora ma ogni aspetto induce a pensare che tra poco si assisterà di nuovo a quanto entusiasticamente abbiamo assaporato. L’importante, comunque, è che si ricalchino i binari della sportività e della civiltà più pura altrimenti meglio dare un taglio ai sogni»

Dai sogni alla realtà. Per goderci gli indelebili appuntamenti la Comark dovrà salire subito di categoria e la Remer rimanere ai pali di partenza dell’attuale serie A2 unificata. Noi (e non solo) comunque, invocheremmo fortemente un definitivo aggancio tra i club tra un paio di stagioni per dare modo alla Comark di compiere un doppio passo e al tempo stesso alla Remer di centrare la promozione nell’olimpo del pallone a spicchi nazionale. Proviamo immaginare Comark-Remer in A1…

.Arturo Zambaldo

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