Bellini smette di giocare?
L’ex capitano: non è detto

L’ex capitano deve decidere se accettare l’incarico dirigenziale all’Atalanta o continuare in campo altrove. «Non dico di sì a priori: se l’offerta è allettante lascio, anche se a malincuore. Altrimenti no: mi sento ancora atleta».

Bandiera resterà comunque, a prescindere da quale sarà la prossima decisione. Ma non è detto al cento per cento che il futuro imminente di Gianpaolo Bellini sia, come era stato fatto intendere, a tinte nerazzurre. Non è più così certo che il recordman di presenze si rassegni ad appendere le scarpette al chiodo, entrando a fare parte dei quadri dirigenziali dell’Atalanta: è anche possibile, infatti, che Bellini continui a giocare con un’altra squadra.

La situazione è in realtà in pieno divenire: l’ex capitano attende di capire i dettagli di una proposta non ancora esplicitata dal club nei particolari e, a quel punto, farà la sua scelta. Che potrebbe essere quella del passaggio dietro la scrivania (l’ipotesi riguarderebbe un ruolo nell’organigramma dirigenziale e non nello staff tecnico), ma anche quella di abbandonare l’Atalanta, per la prima volta dopo quasi trent’anni. La società - stretta dalle comprensibili esigenze di una rosa da ringiovanire e ridurre - non ha offerto a Bellini il rinnovo come calciatore. Nei prossimi giorni, gli illustrerà i dettagli della nuova proposta: a quel punto, lui prenderà la decisione definitiva. Dirigente a Bergamo o calciatore altrove? Qualunque scelta sarà fatta, non basterà per ammainare una bandiera.

«Smettere per me sarebbe un sacrificio, dato che mi sento ancora calciatore nella testa e nel fisico - spiega lui -: mi spiace non avere la possibilità di continuare a giocare all’Atalanta, ma prendo atto della decisione della società, alla luce delle necessità di una rosa da restringere e da svecchiare». Addio possibile? «Come prima cosa voglio capire qual è la proposta».

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