Bergamo, il tesoretto di patron Lentsch
A Treviglio invece squadra consolidata

Il roster affidato a coach Marco Calvani non dà garanzie per la salvaguardia della categoria. Si guarda a nuovi acquisti.

«Ci siamo tenuti un tesoretto da impiegare in caso di bisogno». Parole rassicuranti quelle rilasciate all’edizione cartacea de l’Eco di martedì 20 agosto dal patron del Bergamo, Massimo Lentsch. Sì perché, anche a detta di autorevoli addetti ai lavori, così com’è il roster affidato a coach Marco Calvani non darebbe sufficienti garanzie per salvaguardare la categoria. Ci va, comunque, di aggiustare un po’ il tiro ritenendo l’attuale rosa quanto meno in linea con altre tre-quattro del girone nel lottare per la salvezza.

A lanciare, però, messaggi da bicchiere mezzo pieno non esitano il citato Calvani e il general manager Gian Luca Petronio i quali si dichiarano fiduciosi. Tornando al «tesoretto» (sussurratoci in anteprima in un orecchio da certa dirigenza) coniughiamolo in prima analisi ai vuoti lasciati contemporaneamente da fenomeno Roderick e da folletto Taylor. A meno che i sostituti Lautier e Carroll sfoderino numeri non ancora pervenuti dai più dal momento che nessuno li ha visti sui parquet europei.

Al suono della campanella di martedì 20 agosto della Cassa Rurale (ex Remer) si è respirata un’aria di consolidata consapevolezza all’insegna del binomio serenità-affidamento. E non potrebbe essere diversamente certificando l’esito di un mercato oculatamente mirato in ogni sua sfaccettatura. Del resto sul fronte straniero i nuovi Ivanov e Pacher vantano maggiori credenziali rispetto ai partenti Roberts e Nikolic e la stessa batteria italiana (nonostante l’annunciata cessione di diamante Pecchia) è da garanzia totale. Non a caso il club trevigliese viene collocato a pieno titolo tra i candidati ai playoff promozione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA