Bergamo, retrocessione annunciata: possibilità di essere ripescati subito?

Un paio di squadre, secondo fonti abbastanza attendibili, sarebbero in tragiche situazioni di sopravvivenza finanziaria.

Da che sport è sport quando una squadra a fine campionato occupa l’ultimo posto, a torto o a ragione, viene mandato a casa l’allenatore. Non l’ha pensata così un anno fa di questi tempi la Bergamo Basket, visto che a salvare capra e cavoli è stata la Federazione eliminando le retrocessioni. Ma c’è di più visto che, oltre a coach Marco Calvani, aveva rinnovato il contratto con pieni poteri operativi al general manager Gian Luca Petronio. Partiamo da qui accennando a responsabilità nei confronti dei due: l’uno alla guida tecnica, l’altro a capo di quella gestionale. Nell’accettare il rinnovo del contratto entrambi, da quanto ci risulta, non mossero una virgola nel sostenere l’insufficienza di un roster chiamato a difendere ad ogni costo la permanenza in serie A2. Lacune, nel contesto, evidenziate a destra e a manca pure dai meno intenditori del pallone a spicchi. L’aggravante è che non si sia provveduto a ricorrere ai rimedi nel sopraggiunto mercato d’inverno.

Questione di soldi? Mah, anche perché la società (vecchia e nuova) più volte aveva promesso ufficialmente di voler aggiustare baracca e burattini con l’innesto di una o addirittura a un paio di mirate pedine. Nisba in entrambi i casi. Non puntiamo rigorosamente il dito all’indirizzo dei giocatori, da salvaguardare per aver adempiuto al dovere di atleti fino in fondo. E la dirigenza? Limitiamoci a ricordare che solo stando con le mani in mano non si sbaglia mai. Quali scenari futuri si prospettano adesso non è facile ipotizzare. Fonti abbastanza attendibili, comunque, assicurano (o giù di lì) che un paio di sodalizi versano in tragiche situazioni di sopravvivenza finanziaria: occhi aperti allora! Del resto accadde pure l’estate di quattro anni or sono, quando la stessa Bergamo venne graziata con il salto in A2 in virtù del flop di Caserta.

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