Blitz di Percassi al Villaggio nerazzurro
«Il club deve dare il massimo per i tifosi»

«Visto che non parteciperò per la prima volta, da quando sono presidente, all’evento perché assente da Bergamo non potevo non compiere, quanto meno, un blitz al Villaggio nerazzurro».

«Sono venuto per complimentarmi in anticipo con gli organizzatori della manifestazione (nella foto l’edizione del 2014, ndr) diventata, da tempo, il punto di incontro festoso, di fine campionato, da parte dei migliaia di tifosi che sfilano per una mattinata lungo le vie della città accumunati dall’incrollabile passione per l’Atalanta».

Sono le parole di Antonio Percassi pronunciate nell’improvvisata visita al Villaggio nerazzurro (allestito da venerdì sera sul Sentierone) che precede il serpentone di supporter iscritti alla nona edizione della stessa Camminata. Con il numero uno degli «Amici dell’Atalanta», Marino Lazzarini, Percassi ha visitato gli stand e gli affollati spazi riservati alla pratica di varie discipline sportive, compresi quelli adibiti ai giochi per i più piccoli.

Il presidente si è, pure, intrattenuto con gli instancabili volontari del Centro di coordinamento degli «Amici» in pianta stabile per raccogliere le adesioni dei partecipanti che hanno già superato quota 10 mila. Molto disponibile, inoltre, Percassi con tutti coloro che riconoscendolo si sono fatti fotografare con lui e hanno, così, potuto conversare a lungo. «L’affetto e il trascinante attaccamento di queste persone verso società e squadra - ha aggiunto il presidente - mi riempiono di gioia. Da qui il costante impegno per potere regalare ai tifosi le migliori soddisfazioni possibili».

Sulla camminata vera e propria è il caso di ricordare che il pronti-via verrà dato domenica 7 giugno alle 8,45. Tre i percorsi, uno più suggestivo dell’altro di 6, 10 e 17 chilometri. Marino Lazzarini ha sottolineato con giustificato orgoglio che «l’intera entrata dell’ammontare delle iscrizioni verrà devoluto a beneficenza, che ha toccato quasi 400 mila euro nelle precedenti occasioni».

Arturo Zambaldo

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