Calcioscommesse, ancora l’incubo
Si rischia un’altra penalizzazione

Ci risiamo. L’incubo del Calcioscommesse ritorna, ciclicamente. E lunedì mattina 9 febbraio è esplosa l’ennesima bomba. Perché di Crotone-Atalanta già si sapeva, ma è successo quel che si poteva temere, ma non dare per scontato: e cioè che la Procura di Cremona mettesse nero su bianco che il «ds» cui si riferiva Doni in un’ormai famosa intercettazione fosse Gabriele Zamagna, e il «mr» fosse Stefano Colantuono.

Ricordiamola, quell’intercettazione. Santoni: «Ok sto andando a trovare Roby...». Doni: «Volevano fare x allenatore e ds». S.: «Bravi... Ma lo sanno ora!!!». D.: «Robi gliel’ha detto e io pure gli ho fatto capire che è meglio vincere. Si lo sanno. Solo il mr» (mister? ndr). S.: «Ok, mi hanno detto di non fare mercato ma non c’è problema sai solo tu!!». D.: «Cosa vuol dire mercato». S.: «Parlare in camp...». D.: «Ah si però mi sa che Concetti non gioca» (il riferimento è ad Emanuele Concetti, portiere del Crotone che non giocò quella partita, sostituito da Giacomo Bindi che in tutta la stagione totalizzò 3 presenze, ndr). S.: «Sì abbiamo anche l’altro...». D.: L’unica cosa che se non siamo avanti a 20 dalla fine dobbiamo andare a parigi. Però spero di esserci ancora così la gestisco io» («andare a parigi» potrebbe significare pareggiare, ndr). S.: «Così dicono... Chi gioca dietro da voi?». D.: «Troest Peluso Bellini Ferri» (la difesa che poi giocò, ndr). S.: «No... (imprecazione) bisogna dirglielo. Se iniziano a chiedere è finita». D.: «Non hai capito secondo me. Non sanno niente. Nessuno». S.: «Si ho capito ma se chiedono poi parigi finisce lì». Ora, Colantuono e Zamagna vengono indagati per frode sportiva insieme a Doni e Santoni. Questo è il fronte penale.

La procura di Cremona trasmetterà gli atti alla procura federale di Stefano Palazzi, che poi li valuterà per eventuali deferimenti per illecito sportivo (per Crotone-Atalanta sarebbe il caso di Doni, Zamagna e Colantuono) e per omessa denuncia (i quattro difensori, Bellini, Troest, Ferri e Peluso, sempre per Crotone-Atalanta). A quel punto occorrerebbe capire le strategie difensive. Sarebbe esclusa la responsabilità diretta (comporta la retrocessione), che viene inflitta in caso di coinvolgimento dei dirigenti con potere di firma (Luca e Antonio Percassi). Quindi saremmo di nuovo nel campo della responsabilità oggettiva, con punti di penalizzazione per l’illecito e sanzioni pecuniarie per l’omessa denuncia. Ma quanti punti? E quando? Dipende.

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