Cherubin a Orio: mi piace il nuovo modulo
«La salvezza passa dal Comunale» - foto

Un giocatore da Atalanta, uno di quei difensori che quando sono chiamati in causa rispondono sempre presente, offrendo prestazione di rilievo come un titolare fisso.

Nella storia dell’Atalanta ne troviamo parecchi di simili difensori, in quella degli ultimi 15 anni gente come Rivalta o Lucchini solo per citarne alcuni: dell’Atalanta degli ultimi due anni risponde a queste caratteristiche Nicolò Cherubin, ospite all’Atalanta store di OrioCenter.

L’ex Bologna è stato tra i più positivi nell’ultimo match contro l’Inter, nel quale la formazione di mister Reja avrebbe meritato i tre punti. «È stata una grandissima prestazione, abbiamo portato a casa un punto importante, anche se c’è un po’ di rammarico perché non siamo riusciti a conquistare l’intera posta in palio - ha affermato Cherubin -. Abbiamo fatto bene, concesso poco all’Inter, il nuovo modulo personalmente mi piace e con le qualità dei singoli possiamo fare davvero bene. È scattato qualcosa nella nostra testa, nelle partite precedenti non eravamo la solita Atalanta: non possiamo più permetterci prestazioni come quelle precedenti».

Il momento in casa Atalanta è decisivo, con le sfide in trasferta di Frosinone (in campo in anticipo sabato 23 gennaio alle 18) e Verona e Sassuolo ed Empoli in casa, match fondamentali in ottica salvezza.«Pensiamo una partita alla volta, ci aspetta un match tosto contro il Frosinone che stiamo preparando molto bene, siamo consapevoli che sarà dura. La salvezza passa dal Comunale, deve esser la nostra forza, queste 4 partite sono determinanti e dobbiamo farci trovare pronti. A Frosinone ho già giocato, è un campo difficile e dovremo stare molto attenti».

L’Atalanta che stiamo ritrovando a una decina di giorni dalla fine del mercato è diversa da quella che ha concluso il 2015, con l’arrivo di Diamanti e dei due giocatori provenienti dal campionato svizzero, oltre alla partenza di Maxi Moralez e al caso Stendardo. «Alino lo conosco dai tempi di Bologna, è un giocatore importante e ci darà una grossa mano. Gli altri nuovi li abbiamo visti poco, ma siamo convinti che ci saranno d’aiuto. Con Stendardo ci siamo parlati nello spogliatoio e ci abbiamo messo una pietra sopra, ma questi sono discorsi che deve affrontare la società».

Chiamato all’appello il difensore nerazzurro ha sempre risposto presente, in un reparto difensivo costretto spesso al turnover per infortuni e squalifiche. «Dobbiamo rispondere in campo, poi è normale che si vorrebbe giocare sempre, ma va benissimo così e conta dimostrare di esserci e farsi trovare pronti. Io lavoro per questo, poi non sempre ci si riesce, ma conta dare l’anima quando si è chiamati in causa. Per il rinnovo non ho ancora parlato con la società, lo faremo più avanti, adesso conta centrare più punti possibili».

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