Coppa del Mondo, Sofia Goggia cala il tris: vince anche il Superg a Lake Louis

Sofia Goggia dopo le due libere vince anche il superG a Lake Louise, realizzando una memorabile tripletta con tre vittorie in tre giorni, impresa che riesce solo ai grandi.

L’azzurra - 29 anni e successo n.14 in carriera - ha fermato i cronometri su 1.18.28 lasciandosi alle spalle la svizzera Lara Gut-Behrami, che ha chiuso in 1.18.39, e l’austriaca Mirjam Puchner in 1.18.72. A completare la giornata azzurra si sono poi il quinto posto di Federica Brignone e il settimo di Elena Curtoni, subito alle spalle della statunitense Mikaela Shiffrin.

Per la bergamasca si tratta della quattordicesima vittoria, la quarta in superG a quasi due anni dall’ultimo successo in questa specialità, ottenuto nel 2019 a St. Moritz. A quota 16 ci sono Deborah Compagnoni e Federica Brignone, a 15 Isolde Kostner.

Sofia nella parte iniziale e centrale della pista canadese, quelle più tecniche, aveva retto bene ma era comunqe in ritardo sulla Gut: 16 centesimi al primo intermedio, 25 al secondo e altrettanti al terzo. La differenza Sofia l’ha fatta invece sulla più filante parte finale trovando le linee migliori e facendo perfettamente anche l’impegnativo ultimo salto. Ha recuperato così il ritardo di 25 centesimi e ne ha rifilati altri 11 alla svizzera. Terza l’austriaca Mirjam Puchner in in 1.18.72, pure lei bruciata da Sofia dopo l’ultimo intermedio «È una giornata incredibile - ha detto Sofia raggiante -. Quella in questo superG è stata la mia vittoria più bella di questi giorni. Ci tenevo e sapevo che non sarebbe stato facile. L’avevo e detto alla vigilia: il vero passo verso l’alto sta nel superG. Già in passato infatti avevo vinto in discesa ma poi mi ero ero persa nel successivo superG. Era questa del superG la mia sfida e l’ho vinta», ha commentato l’azzurra che dopo questi magici tre giorni ha fatto anche un bel balzo in avanti nella classifica generale di coppa con 315 punti, terza alle spalle di Mikaela Shiffrin (405) e Petra Vlhova (340).

«È stato un trittico pazzesco, tre vittorie in tre giorni non me le sarei mai aspettate. Oggi la gara è stata ancora più bella, l’anno scorso non ero riuscita a fare quel passo passando dalla discesa al supergigante - ha aggiunto -. Ho controllato molto la sciata nella prima parte, nella seconda mi sono scatenata e quando ho visto che ero davanti a Lara Gut e la mia luce era verde ho pensato subito di avere vinto - ammette la sciatrice bergamasca ai microfoni della Fisi -. Indosso due pettorali rossi, ci sarebbe tanto da festeggiare ma non dobbiamo deconcentrarci e rimanere sul pezzo. Già nel prossimo fine settimana ci saranno due supergiganti e ci aspettano nuove sfide, per cui non abbassiamo la guardia».

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