Ennesimo Daspo di 5 anni al Bocia
Ai tornelli con la testa di una porchetta

Al «Bocia» Claudio Galimberti, leader degli ultrà atalantini, è stato appioppato un altro Daspo di 5 anni ed è per questo motivo che i tifosi nerazzurri più esagitati hanno inscenato una protesta sia davanti alla questura, sia allo stadio Comunale durante il match tra Atalanta e Shakhtar Donetsk.

Il nuovo Daspo è stato comminato al Bocia perché il 12 aprile 2015, prima di Atalanta-Sassuolo 2-1 (doppietta di Denis), l’ultrà era entrato nell’antistadio con la testa di una porchetta, probabilmente destinata ai poliziotti di stanza al filtraccio. Le telecamere della polizia l’avevano ripreso ed era così scattata la procedura che ha indotto il questore Girolamo Fabiano a emettere il Daspo di 5 anni con obbligo di firma. Per gli inquirenti l’area di prefiltraggio è da intendersi come area stadio, mentre per il legale del Bocia no.

Prima della partita il Bocia, scortato da un centinaio di ultrà, è arrivato in questura, durante la partita contro la squadra ucraina (esposti striscioni) stati scanditi cori contro la polizia, alla fine del primo tempo gran parte della tifoseria ha abbandonato la curva in segno di solidarietà con il suo leader, mentre dopo la partita c’è stato un nuovo sit-in davanti alla questura e c’è stata l’esplosione di una bomba carta.

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