Foppa, ora si riparte - video
Ma il futuro è da costruire

La Foppa riparte, evviva la Foppa. Evviva il Volley Bergamo, che anche quest’anno ha salvato la pelle di fronte al rischio, più che concreto, di abbassare la saracinesca. Ricordiamo tutti quell’ultima partita interna, quell’applauso che sembrava non finire mai, quasi per prolungare l’ultimo attimo di un sogno.

Invece il sogno è ancora realtà. Lo si deve alla passione della famiglia Foppapedretti, lo si deve alla tenacia da combattente del direttore generale Giovanni Panzetti, lo si deve alla capacità «diplomatica» del sindaco Gori, lo si deve alla generosità di Antonio Percassi, che - solo soletto, mai scordarlo - metterà mano al portafogli per una cospicua sponsorizzazione che s’affiancherà agli altri sponsor storici. Ossigeno puro per le casse della società (il brand che comparirà sulle divise, a quanto si mormora, sarà semplicemente «Percassi»), tritolo per i sogni dei tifosi rossoblu.

A proposito: se la Foppa c’è ancora lo si deve anche a loro, al calore e all’impegno che hanno messo per evidenziare una volta di più quanto il «marchio Volley Bergamo» fosse vincente nel cuore dei bergamaschi.

Insomma, ci risiamo. I palloni rimbalzano nel vecchio palazzetto, il cuore dellaFoppa batte ancora. Ma attenzione: la storia di questi mesi ci ha insegnato che la Foppa e il Volley Bergamo non si possono mai dare per scontati. Servirà un grande campionato (e la squadra costruita da Panzetti promette bene) per attirare nuovi investitori, per costruire un nuovo futuro vincente. La Foppa riparte, evviva la Foppa. Ma un anno dura poco, e il futuro andrà costruito punto su punto.

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