Gasp: «L’Atalanta ha chiari i suoi obiettivi»
A Udine probabile Ilicic dal primo minuto

«Le vittorie con Sassuolo e Lazio, due ottime gare, hanno dato consapevolezza a una squadra che ha chiaro quale sia il suo obiettivo e che ha gli strumenti per raggiungerlo».

Gian Piero Gasperini guarda alla partita contro l’Udinese come un’occasione per rafforzare il quarto posto, con l’Inter nel mirino. «Giocando ogni tre giorni dovremo essere capaci di non esaltarci nei momenti positivi come di non abbatterci in quelli negativi», dice al canale YouTube del club l’allenatore, che invita a non trascurare l’Udinese, «squadra migliore di quanto non dica la classifica».

Turnover o no? Il cannoniere interno (15 in A, 1 in Coppa Italia, 5 in Champions) Josip Ilicic dall’inizio, dopo aver saltato il Sassuolo e fatto il cambio mercoledì con la Lazio? Due interrogativi accompagnano l’Atalanta sul charter della trasferta con l’Udinese. In dote, i bottini pieni con Sassuolo e Lazio: «Ottime gare e vittorie importantissime, che ci hanno dato slancio regalando consapevolezza a una squadra che ha chiaro l’obiettivo e sa come raggiungerlo», la premessa della vigilia di Gian Piero Gasperini, per la seconda volta (niente prepartita martedì, da squalificato per proteste contro il Var) da solo a Zingonia davanti alla telecamera dell’ufficio stampa.

Guai a prendere l’impegno sottogamba: «L’Udinese arriva da un’ottima prestazione col Torino nonostante la sconfitta, è migliore della sua classifica attuale - ammonisce -. Sarà una sfida difficile come sempre quando si gioca a Udine: dovremo recuperare la migliore concentrazione e fare attenzione». Quanto all’obiettivo, col quarto posto abbastanza blindato dal più 6 sulla Roma, è naturale pensare al terzo, che appartiene all’Inter e dista 4 punti, anche se il Gasp evita di pronunciarsi: «Giocando ogni tre giorni non dobbiamo esaltarci nei momenti positivi come non abbatterci in quelli negativi, perché 11 partite sono tante e bisogna focalizzarsi solo su un avversario per volta». Davanti, il Muriel a part time contro la seconda in classifica non è sembrato un candidato sicuro per sostituire dall’inizio l’altro grande ex di turno Duvan Zapata, mentre il Papu Gomez dovrebbe tenersi in esclusiva il posto fra le linee col possibile rientro nei ranghi di Malinovskyi.

L’accumulo delle fatiche suggerisce di usare Pasalic, al rientro dalla squalifica, per concedere riposo in mediana a De Roon o Freuler, mentre dietro la rotazione potrebbe continuare fino alla formula più stabile, dopo l’avvicendamento in panchina di Toloi e Caldara che ha solo i neroverdi nelle gambe: il ballottaggio per chi resta fuori sarebbe in tal caso fra Djimsiti e Palomino, il match winner contro i capitolini. In corsia, il più difensivo Castagne insidia più l’attaccante aggiunto Gosens (8 in campionato, 9 in stagione) a sinistra che Hateboer, ormai capace di diagonali da terzino puro.

Gasperini sa che serve più copertura: «Ci sono aspetti e situazioni da migliorare, cosa più possibile in partita visto che ci si può allenare meno. Il campionato è il vero test». Se l’attacco è il più prolifico a quota 77, record societario eguagliato della scorsa stagione con quello fresco di gol segnati in casa (40), non ci si può fidare in eterno della capacità di recupero dagli svantaggi, salita con la Lazio a 6 vittorie in tutto più 4 pareggi per 22 punti conquistati in rimonta su 54. I 37 palloni raccolti nella propria porta in 27 giornate non sono proprio da squadra di vertice.

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