Gli Europei slittano di un anno
Coppe e Campionati entro l’estate

Gli Europei slittano al 2021: la prima gara l’11 giugno 2021 a Roma. Campionati e Coppe da chiudere entro l’estate 2020, coronavirus permettendo, se possibile giugno e non luglio.

La Uefa ha ufficializzato il rinvio degli Europei del 2020. La kermesse continentale si disputerà, almeno questa al momento è la proposta, dall’11 giugno all’11 luglio del 2021.

La Uefa fa sapere anche che le partite dei play-off Euro2020 e le amichevoli internazionali, in programma per la fine di marzo (tra queste c’erano anche Germania-Italia e Inghilterra-Italia, ndr), saranno «giocate nella finestra internazionale all’inizio di giugno, previa nuova analisi della situazione.È stato istituito un gruppo di lavoro con la partecipazione dei rappresentanti di Leghe e club per esaminare le soluzioni per allestire un calendario che consenta il completamento della stagione in corso.

Le decisioni, prese dal Comitato Esecutivo, sono arrivate in seguito alle videoconferenze tenute martedì 17 marzo con i presidenti e i segretari generali delle 55 Federazioni nazionali, nonchè con i rappresentanti dell’Associazione europea dei club, dei Campionati europei e della FIFPro Europa, convocati dal presidente Uefa, Aleksander Ceferin, al fine di concordare un piano coerente con la situazione, vista la sospensione dei tornei nazionali a causa della diffusione del virus in tutto il continente». Inoltre la Uefa fa sapere che «le decisioni sulle date delle altre competizioni Uefa, per club o nazionali, verranno prese e annunciate a tempo debito».

«Siamo al comando di uno sport nel quale un gran numero di persone vive e che è stato messo a terra da questo avversario invisibile e in rapido movimento - spiega Ceferin nella nota diffusa dall’Uefa -. È in questi momenti che la comunità calcistica deve mostrare responsabilità, unità, solidarietà e altruismo. La salute dei tifosi, degli staff e dei giocatori deve essere la nostra priorità numero uno e con questo spirito, l’Uefa ha presentato una serie di opzioni in modo che le varie competizioni possano finire in questa stagione, in sicurezza. Sono orgoglioso della risposta dei miei colleghi».

«C’era un vero spirito di cooperazione, tutti hanno capito che avrebbero dovuto sacrificare qualcosa per ottenere il miglior risultato. Era importante che, in quanto organo di governo del calcio europeo, guidassimo il processo e facessimo il più grande sacrificio. Lo spostamento di Euro 2020 ha un costo enorme per la Uefa, ma faremo del nostro meglio per garantire che i finanziamenti fondamentali per il calcio, il calcio femminile e lo sviluppo del gioco nei nostri 55 paesi non siano interessati» ha continuato Ceferin.

«Il calcio è una forza edificante e potente nella società. Il pensiero di celebrare un Europeo in stadi vuoti, con fan zone deserte, mentre il Continente si sarebbe potuto trovare a casa in isolamento, non era possibile e non avremmo potuto accettare di celebrare il 60/o anniversario della competizione in questo modo».

Gli Eruopei slittano così al prossimo giugno 2021 con l’obiettivo di chiudere i Campionati e le Coppe per questa estate, virus permettendo. Con anche delle ipotesi di date per la «ripartenza» delle gare: si ipotizza il 14 aprile, ma c’è anche chi è meno ottimista e parla di inizio giugno. Per le Coppe si pensa al 30 aprile per l’Europa League e al 5 maggio per la Champions.

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