Allenamenti ritardati, conferenze stampa interrotte, bandiere a mezz’asta sui campi. Il 5 gennaio, nel giorno del lutto e del silenzio per le vittime della catastrofe che ha colpito il Sud-est asiatico, anche lo sport si è fermato: tre minuti di raccoglimento, ma anche segni evidenti di lutto, hanno unito l’Italia sportiva che ha voluto così partecipare all’omaggio europeo alle popolazioni sconvolte dieci giorni fa dallo tsunami. Le massime istituzioni sportive, ma anche le singole federazioni, le squadre di calcio alle 12 in punto hanno interrotto ogni attività, raccogliendo l’invito dell’Unione europea. A cominciare dal Coni, dalla federcalcio, ma anche le stesse squadre calcistiche. L’allenamento della Juventus è cominciato con tre minuti di ritardo: Capello e la squadra sono entrati in campo a mezzogiorno preciso e sono rimasti in silenzio.
Anche il sito internet del club ha aderito alla giornata di lutto con una pagina nera e poche parole in cui si dice che la Juventus «desidera ricordare in silenzio le vittime del maremoto in Asia e vuole essere vicina oggi, con l’Europa intera, alle donne, uomini e bambini segnati da un dolore così immenso».
Anche la Milano del calcio ha espresso il suo dolore: a Milanello, centro sportivo dei rossoneri, bandiera italiana a mezz’asta, ammainate quelle della società e degli sponsor. Milan Channel ha interrotto la programmazione per tre minuti a partire dalle 12.
In casa Inter, sito web oscurato per l’intera giornata. La consueta home page è stata sostituita con un’immagine di devastazione al centro e tutto nero intorno con le scritte (in italiano e inglese) «per non dimenticare, per credere nel futuro» e la data 26-12-2004.
Stop della conferenza stampa della vigilia del derby capitolino in casa Lazio: a Formello il nuovo tecnico biancoceleste, Giuseppe Papadopulo, che aveva iniziato a parlare alle 11,40, ha interrotto la conferenza e con i giornalisti presenti ha osservato tre minuti di silenzio. Lo ha fatto pure la Roma al termine dell’allenamento, con i giocatori raccolti negli spogliatoi. E così anche a Genova, sul campo di allenamento dei genoani bandiere a mezz’asta, come quelle esposte a Ospitaletto nella sede dell’aziende del presidente del Brescia.
Ma non c’é solo il pallone a partecipare al cordoglio del mondo intero per la tragedia asiatica: sulle nevi di Santa Caterina Valfurva, dove è in programma oggi l’unica prova cronometrata in vista di due discese di Coppa del mondo di sci, alle 12 in punto, atlete, tecnici e tutto il personale si sono fermati per osservare i tre minuti di silenzio. E domani, per la ripresa del campionato di calcio dopo la sosta natalizia, il calcio darà ancora il suo contributo: prima del via alle gare, gli arbitri fischieranno a centro campo il minuto di raccoglimento.
(05/01/2005)
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