Istanza per sospendere la sentenza
«Monella è pronto a risarcire»

«Antonio Monella non ha mai sottratto i suoi beni e si dice pronto a far fronte, quanto prima, agli obblighi risarcitori». Per voce dei suoi legali, l’imprenditore di Arzago che uccise l’albanese che gli stava rubando l’auto replica ai legali, si dice pronto a pagare.

«Antonio Monella non ha mai sottratto i suoi beni e si dice pronto a far fronte, quanto prima, agli obblighi risarcitori». Per voce dei suoi legali, Enrico Mastropietro e Andrea Pezzotta, l’imprenditore di Arzago di fatto risponde alle accuse della controparte, formulate dall’avvocato dei familiari di Ervis Hoxa, il diciannovenne albanese che gli aveva rubato l’auto e che Monella uccise con il suo fucile, nella notte fra il 5 e il 6 settembre del 2006.

La vicenda penale è finita con una condanna attraverso i tre gradi di giudizio, ora è definitiva: 6 anni, 2 mesi e 20 giorni, più il pagamento di una provvisionale di 150 mila euro: 50 mila euro per ciascuna parte civile (mamma, fratello e sorella del giovane morto). Per il legale che assiste la parte civile, Marco Negretti, Monella non si è mai pentito.

Tanto che la provvisionale in questione ancora non è stata pagata, nonostante già esecutiva. Ne è nato un contenzioso civile: il legale dei parenti di Hoxa spedì a Monella un atto di precetto. Poi, non ottenendo risposta, partì con il pignoramento della casa dell’imprenditore, che però nel frattempo era stata messa al riparo in un fondo immobiliare, quindi inattaccabile. L’esecuzione quindi risulta sospesa, per ora, se ne riparlerà nell’udienza fissata per il mese di novembre.

Intanto è stata presentata istanza al Tribunale di sorveglianza per sospendere l’esecutività della sentenza.

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