La griglia della serie A dopo il mercato
4 squadre sono inferiori all’Atalanta

Juve nettamente davanti a tutti, Napoli e Roma sul podio, Torino possibile outsider tra chi ambisce all’Europa, Atalanta nel gruppone che punta al centroclassifica, sul fondo quattro squadre che stanno peggio delle altre: Crotone, Empoli, Palermo e Pescara.

La baraonda del mercato è finita, ora è possibile proporre una griglia dei valori della serie A. Partiamo dal fondo, per dire che come ogni anno sono ragionevolmente identificabili alcune squadre meno competitive di altre. Due delle tre neopromosse, Crotone e Pescara, non hanno struttura, dimensione e organico per reggere il passo in serie A. Servirà un miracolo, e alla fine delle 38 partite i miracoli non si realizzano quasi mai. Entrambi i club per tutelare gli equilibri economici hanno confermato in gran parte la squadra neopromossa, perdendo però i gioielli. Budimir e Ricci (27 gol) il Crotone, Lapadula (30 gol) il Pescara. E hanno allenatori esordienti in A (Nicola 20 partite col Livorno tre anni fa, Oddo in assoluto).

Con loro altre due squadre sembrano partire mal messe: l’Empoli e il Palermo. L’Empoli dopo due salvezze da considerare come uno scudetto quest’anno è meno competitivo. Davanti Maccarone e Gilardino, 37 e 34 anni, avranno i loro problemi. Per migliorarsi ha preso Marilungo dall’Atalanta. Se Sartori l’avesse tenuto in organico a Bergamo, ci sarebbe stata un’insurrezione di popolo. Dei tanti gioielli in Toscana è rimasto solo Saponara. E l’allenatore, Martusciello, è all’esordio assoluto. Infine il Palermo, che se si salva quest’anno fa davvero un miracolo. Dopo il quartultimo posto di maggio ha perso sei titolari e inserito praticamente solo giovani stranieri di prospettiva, ma che non possono risolvere da soli i problemi. In più c’è Zamparini, che ha già cominciato il festival degli allenatori. Due partite e via Ballardini, ora tocca a De Zerbi. Altro esordiente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA