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Sabato 02 Maggio 2020
La Lega di A vuole riprendere compatta
Se sarà stop, dovrà decretarlo il governo
«Una volontà unanime per portare a termine la stagione»: così si è espressa l’Assemblea di Serie A venerdì 1° maggio. Ma se sarà stop dovrà essere il governo a decretarlo.
L’Assemblea di serie A era stata convocata per discutere della questione dei pagamenti tv, ma la disputa col Governo per tempi, modi e risposte sulla ripresa ha prevalso. Così dai 20 club è arrivato un altro invito a cercare la via per ripartire, nello spiraglio sempre più stretto.
La novità è l’ordinanza del governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, che in controtendenza con quanto stabilito dall’ultimo Dpcm del governo Conte consente alle quattro squadre della regione di allenarsi da lunedì, seppure individualmente. Il Bologna lavora per tornare in campo entro la settimana, il Parma aspetta un protocollo, la Spal non farà nulla. In generale, club la interpretano come segnale positivo. Anche dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca, arriva la disponibilità a dire sì alla «ragionevole» proposta del Napoli di De Laurentiis: allenamenti singoli e distanziati per i calciatori di mister Gattuso. Nel Lazio l’idea è solo una proposta di Forza Italia.
Quanto alla Lega di A, dopo l’appello di Spadafora la linea scelta dai 20 club è di seguire la risposta data da Dal Pino: «piena collaborazione col governo». Dunque, tutto quel che serve per poter tornare a giocare in sicurezza , anche al di là delle diverse posizioni espresse fuori dall’assemblea, - da Cairo a Cellino - e con Agnelli che in teleconferenza avrebbe ribadito la sua piena volontà di riprendere. Ma se si devono sbarrare le porte del campionato - è la linea dei club - sia il Governo a decretarlo. Anche ai fini di eventuali contenziosi.
Olanda, Francia, Belgio e Scozia affrontano le cause dei club penalizzati dalla chiusura dei campionati. In Italia la serie A ha preso intanto atto delle richieste dei broadcaster di rivedere i termini ecomomici, ma si aspetta il pagamento dell’ultima rata tra domenica e lunedì: 222 milioni.
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