La regina delle nevi torna a Bergamo
«Riposo, poi la Coppa» - Foto e Video

Sofia Goggia è rientrata a casa ieri notte 23 febbraio: «Ora tre giorni di relax poi di nuovo gli allenamenti per i campionati del mondo». L’abbraccio della famiglia.

Tre notti insonni e ora c’è il desiderio di riprendere fiato, vivere un po’ la vittoria in famiglia ma anche di riacquistare energia per riprendere le nuove sfide sugli sci. È tornata a casa Sofia Goggia, con la sua medaglia d’oro al collo meritatissima nella discesa libera alle Olimpiadi di Pyeongchang in Corea. È arrivata nella notte del 23 febbraio all’aeroporto di Malpensa scortata dai colleghi della Finanza, sotto i flash di giornalisti e fotografi e dei sostenitori. Prima una micro festa blindata alla quale non potevano mancare, ovviamente, papà Ezio, mamma Giuliana, il fratello Tommaso con la compagna Alice e l’adorato pastore australiano Belle, con tanto di nastrino tricolore come collare.

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«Cosa farò domani ? Una bella passeggiata nella mia Bergamo proprio con lei» ha detto una Sofia raggiante, ma provata dalle 14 ore di volo complessive cominciate con il decollo da Seul. «La medaglia d’oro? Non basterà una vita intera per rendermene conto. Nulla comunque è mai per caso, di questo ne sono convinta e non è stato casuale neppure il superG. Lo sci aveva perso un po’ di seguito, sono contenta perché la gente sta tornando ad appassionarsi grazie ai risultati sia miei che delle mie compagne di squadra. Essere la seconda discesista d’oro dopo il grande Zeno Colò? E pensare che neppure lo sapevo. È la terza notte che passo insonne, sono stanca ma felice. Riparto martedì (27 febbraio ndr) perché c’è ancora qualcosa di grande da conquistare in Coppa del Mondo e bisogna restare sul pezzo».

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E ora dunque un po’ di riposo lontano dai riflettori. Niente da fare dunque nemmeno per il Comune di Bergamo che stava già mettendo in moto la sua macchina organizzativa per organizzarle un tributo degno dell’impresa. Tutto rimandato ad aprile, quando anche la Coppa del Mondo avrà vissuto i titoli di coda.

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