L’Atalanta e il risiko degli allenatori
Gasperini ora è il primo obiettivo

Come nel gioco del domino, le panchine della Serie A attendono che qualcuno dia il via alla caduta del primo tassello per innescare la reazione a catena. In una delle caselle c’è anche l’Atalanta, che aspetta di capire le mosse degli avversari.

Intrecciati l’uno all’altro come non mai, i destini di una buona parte dei club della massima serie sono ancora in standby, in attesa della grande scintilla che innescherà il meccanismo e darà il la al panta rei delle panchine. In mezzo al guado, al momento, c’è anche l’Atalanta, che mantiene dritte le antenne su più fronti: il prossimo allenatore nerazzurro dovrebbe essere uno tra Prandelli, Gasperini, Pioli, Reja e Maran. Il borsino di quest’ultimo è sempre in altalena: il suo è stato uno dei primi nomi accostati all’Atalanta, poi è più volte salito e sceso nelle quotazioni, fino a quasi scomparire, nelle scorse ore, quando il Chievo ha provato a blindarlo (in ogni caso, il suo contratto scade nel 2018, con opzione per altri due anni). Fonti attendibili hanno parlato di un pranzo con Sartori: si dice che l’Atalanta sia l’unica destinazione possibile per Maran, in caso di addio al gialloblù, abbastanza per dire che il suo nome è da mantenere ben saldo nella rosa dei concorrenti. Poi c’è Gasperini, che piace (piace tanto, al punto che forse è proprio lui l’obiettivo numero 1, al momento, della dirigenza nerazzurra) all’Atalanta, ma che non si libererà dal Genoa ancora per qualche giorno.

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