Lega Serie A: «Decisioni Asl illegittime». Nuovo protocollo Covid, obbligo di giocare con 13 giocatori negativi

Obbligo per le squadre di scendere in campo con almeno 13 giocatori della prima squadra e della Primavera (sempre se maggiorenni) risultati negativi ai test per rilevare il Covid-19. «Decisioni delle Asl illegittime».

Il nuovo protocollo «permetterà di proseguire la stagione e portare a termine il campionato di Serie A TIM, con l’auspicio che non intervengano più le Asl con provvedimenti confusi e incoerenti che, al momento, stanno creando gravi danni al sistema sportivo italiano, con devastanti impatti economici e riflessi di carattere sociale». Lo dice la Lega Serie A, in una nota. «A tal proposito resta fermo il convincimento che le decisioni delle varie ASL, per diverse ragioni, siano illegittime, pertanto la Lega Serie A ricorrerà presso tutte le sedi opportune a tutela del libero svolgimento delle proprie competizioni».

«Il Consiglio di Lega ha approvato oggi all’unanimità un ’protocollo, coerente con le regole adottate già dalla Uefa, che stabilisce l’obbligo di scendere in campo per le squadre con almeno 13 giocatori della prima squadra e della Primavera (sempre se maggiorenni) risultati negativi ai test per rilevare il Covid-19», spiega la Lega Serie A in una nota.«La Lega Serie A esprime infine soddisfazione per gli interventi odierni del Ministro Gelmini e del Sottosegretario allo Sport Vezzali, volti a trovare soluzioni nell’interesse della regolarità del campionato e della sicurezza per i giocatori. Si auspica, infatti, che la prossima riunione annunciata dal Governo possa finalmente, una volta per tutte, individuare strumenti di coordinamento delle ASL territoriali e garantire il corretto svolgimento del campionato di Serie A TIM assicurando una procedura uniforme di gestione delle situazioni di positività nelle squadre», conclude la Lega.

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