Lutto nel mondo atalantino degli anni ’70
È morto il centrocampista Sacco

È morto Giovanni Sacco, 77 anni, astigiano e per quattro stagioni sportive brillante centrocampista dell’Atalanta agli inizi degli anni Settanta.

È deceduto giovedì 17 dicembre, vittima del coronavirus. Con la maglia nerazzurra conquistò la promozione in serie A con il compianto Giulio Corsini a dirigere la squadra dalla panchina. Dotato di classe sopraffina, era il classico regista della formazione con licenza, tuttavia, di agire da punta per procurare dispiaceri ai portieri avversari.

Giovannino, come lo chiamavano gli amici, era un personaggio di rara intelligenza, dotato pure di un’innata simpatia e di grande umiltà. In più occasioni, chi scrive, lo ha accompagnato nelle sezioni del Club Amici dell’Atalanta dove, a contatto con i tifosi, era solito accattivarsi la simpatia dei presenti.

L’Atalanta lo acquistò dalla Juventus: anche con la maglia bianconera lo avevano apprezzato per la tecnica con la quale «ammaestrava» il pallone lungo il manto erboso ispirando al tempo stesso i compagni in zona-gol. Dall’Atalanta passò alla Reggina per concludere la carriera nella sua Asti. Sacco abbracciò poi il ruolo di allenatore diventando, infine, un autorevole dirigente dell’Asti Calcio.
A fine novembre scorso i sintomi della contrazione dell’epidemia: trasportato in ospedale si erano dapprima riscontrati alcuni miglioramenti ma di colpo le sue condizioni sono andate via via peggiorando fino al decesso nella giornata di giovedì..

Arturo Zambaldo

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