«Matti per il calcio» (e vincenti)
Il «Girasole» di Treviglio fa festa

La squadra formata da ospiti del Centro Diurno psichiatrico di Treviglio è la vincitrice dell’11ªedizione della rassegna nazionale dei Centri d’igiene mentale organizzata dall’Uisp, che si è chiusa a Montecatini Terme

La squadra trevigliese «Girasole» ha vinto l’11ªedizione di «Matti per il calcio«, rassegna nazionale dei Centri d’igiene mentale organizzata dall’Uisp andata in scena a Montecatini Terme dal 21 al 23 settembre. Dopo un girone esaltante, con un filotto di vittorie, nella «Super finalissima» di sabato mattina i bergamaschi hanno avuto la meglio della selezione piemontese «Fuori di pallone», vincendo per 1-0 grazie al gol di Matteo (il centravanti della squadra) al termine di una gara caratterizzata – nonostante il grande equilibrio in campo - da grande fair play e divertimento, così come durante il resto della rassegna.

Alla manifestazione hanno preso parte sedici squadre provenienti da tutta Italia, che hanno dato vita a tre giorni di partite fuori dal comune. Si sono intrecciate storie ed esperienze di chi sceglie, e prescrive, il calcio come terapia: sono scese in campo squadre formate da persone con disagio mentale, infermieri, medici e operatori.

 

Il Girasole, così come la comasca Global Sport Lario (l’altra squadra lombarda che ha partecipato a «Matti per il calcio») prende parte, ormai da diversi anni, alla rassegna fanno parte di un nutrito gruppo di società che partecipa da anni al torneo amatoriale regionale organizzato annualmente dalla Uisp Lombardia: «Al di là del risultato è stata una bellissima esperienza - spiegano gli educatori Paolo Lecchi e Daniele Guercilena, quest’ultimo allenatore della squadra -. Alzare la coppa ha significato davvero tanto per questi ragazzi, e questa trasferta ci ha permesso di crescere come gruppo in maniera significativa. Il nostro grazie va a chi ha reso possibile tutto questo: dal Comune di Treviglio alla Uisp, dall’Asst Bergamo Ovest all’Asst Melegnano Martesana, fino a tutta la rete speciale che si è venuta a creare in questi giorni».

Fanno parte della rosa del Girasole una quindicina di atleti tra cui anche due operatori e un volontario; la squadra fa parte dell’omonima associazione che sostiene in vari modi, ormai da anni, la formazione formata dagli ospiti del Centro Diurno psichiatrico di Treviglio. «Attraverso l’iniziativa sportiva gli ospiti hanno la possibilità di contrastare l’isolamento e potenziare la socializzazione. Lo sport può, infatti, stimolare e generare nuove esperienze, contribuendo notevolmente a ridurre lo stigma provocato dalla malattia»,spiegano gli educatori.  Soddisfatto Milvo Ferrandi, presidente Uisp Bergamo: «In casa Uisp il risultato è l’ultima cosa che conta, ma non possiamo che condividere l’emozione dei ragazzi del Girasole per questa straordinaria vittoria. Lo sport, e in particolare il calcio, ancora una volta, ha dimostrato di essere valore sociale e integrazione»

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