Mercedes mostruosa pure in Messico
Ferrari, dopo sei anni è doppio ritiro

Una «mostruosa» Mercedes non ha fallito l’ennesimo appuntamento mondiale, terzultimo della stagione sull’inedito circuito di Città del Messico che ha segnato una giornata «nera» in casa Ferrari: doppio ritiro (non succedeva da Melbourne 2009).

Là davanti invece, rispetto al canovaccio stagionale, è cambiato solo l’ordine di arrivo ma non la sostanza: 10ª doppietta stagionale per le Frecce d’argento ma a vincere stavolta è stato Nico Rosberg, al 4° successo quest’anno, che con i punti messicani ha superato Sebastian Vettel al secondo posto nella classifica piloti (272 a 251), davanti al fresco campione del mondo - e forse anche un tantino demotivato - Lewis Hamilton.

Se la vittoria Mercedes, 13ª su 17 Gran Premi, non fa notizia, discorso diverso merita la «Caporetto» in casa Ferrari che registra un doloroso doppio ritiro, come sei anni fa in Australia. Che non sarebbe stato un weekend fortunato per la casa Maranello lo si era capito in verità da ieri con Raikkonen fermato da problemi ai freni dopo aver praticamente saltato le ultime libere per un guaio allo scarico.

In corsa è toccato al compagno di squadra che pure partiva subito dietro le Mercedes. Un contatto con Ricciardo (Red Bull) gli ha procurato una foratura alla gomma posteriore destra e, non bastasse questo, il ferrarista è stato costretto anche a completare tutto il primo giro prima di poter rientrare ai box per la sostituzione: insomma, gara non ancora iniziata e già in salita e poi del tutto compromessa al 18° giro quando, nel tentativo di recuperare posizioni il tedesco è finito in testacoda, tornando di nuovo ultimo. Infine, il ritiro al 52° giro, quando il tedesco è finito contro la barriere nella frenesia della rimonta.

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