Partite a porte chiuse
A rischio anche il Comunale

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Linea dura del Governo contro la violenza negli stadi. Dopo un lungo vertice tra i rappresentanti del Coni, il ministro dell’Interno Giuliano Amato, il ministro dello Sport Giovanna Melandri, il commissario della Figc Pancalli, il sottosegretario Letta e il sottosegretario alla Giustizia Scotti (in rappresentanza del ministro Mastella) sono stati prospettati alcuni provvedimenti che comprendono tra l’altro il divieto del pubblico negli stadi non a norma. Tra questi c’è anche il Comunale di Bergamo, che rischia dunque di restare deserto durante le partite.
Tra gli altri provvedimenti annunciati: la flagranza di reato sarà estesa a 48 ore dopo aver commesso il fatto; il divieto di ingresso agli stadi verrà esteso ai minori, come misura di prevenzione; verranno bloccate le trasferte organizzate e i treni speciali; saranno anche vietati i rapporti economici tra le società di calcio e gli ultras.

In attesa del vertice, il prefetto di Bergamo, Cono Federico, già questa mattina non escludeva la possibilità di trasferire le partite a rischio dell’Atalanta lontano dallo stadio di viale Giulio Cesare.

«Vedremo quali provvedimenti adotterà il governo - ha detto il prefetto - e le probabili nuove restrizioni: valuteremo le partite a rischio e che impongono una soluzione diversa da quella dell’utilizzo dello stadio».

Di tutto questo si parlerà venerdì nel corso di un vertice provinciale per l’ordine pubblico.

(05/02/2007)

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