Rissa tra genitori, partita sospesa
Lezione dai figli: tornano in campo uniti

Pallavolo, a Ponte Nossa sono intervenuti i carabinieri ed è stata sospesa la partita del campionato Under 13 femminile tra Nossese e Cene. Ma dai ragazzi una lezione di civiltà: una volta placati gli animi, gli atleti delle due società sono tornati in campo, si sono mischiati tra di loro e hanno giocato un altro set.

La Nossese ha una squadra mista, composta cioè sia da maschi che da femminile, e con tutte le autorizzazioni da parte del Comitato provinciale Fipav di Bergamo partecipa all’Under 13 femminile. «È la prima volta – racconta Ester Locatelli, allenatrice dell’Under 13 della Nossese – che ci succede di vedere che alcuni genitori degli atleti della squadra avversaria si permettono di mettere in dubbio la sessualità dei nostri atleti maschi e tutto questo gridandolo dagli spalti, mentre la partita si stava giocando». Dopo il successo della Nossese nel primo set la situazione è degenerata, con i genitori delle due squadre che sono venuti alle mani. È stato necessario l’intervento dei carabinieri per placare gli animi e la partita, ovviamente, è stata sospesa.

È arrivata, però, dai ragazzi, una lezione di civiltà. Una volta placati gli animi, infatti, gli atleti delle due società sono tornati in campo, si sono mischiati tra di loro e hanno giocato un altro set. A volte sono i genitori che dovrebbero prendere esempio dai propri figli. Nessun commento dal Cene, né dal presidente Carlo Vescovi, né dal dirigente accompagnatore Emilio Bombardieri che, dopo gli avvenimenti di Ponte Nossa, ha deciso di rassegnare le dimissioni.

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