Settecento tifosi fiori dalla Nord
Tanto incitamento e due bombe carta

Prosegue senza sosta la protesta degli ultrà nerazzurri fuori dalla Curva Nord per manifestare contro la decisione del prefetto Francesca Ferrandino di vietare la vendita dei biglietti a tutti coloro che non possiedono la tessera del tifoso, Dea card compresa.

Se contro il Cesena erano circa un migliaio gli ultrà in presidio fuori dalla Nord, ieri il numero è sceso intorno ai settecento. Tra loro spiccava, accovacciato sui cancelli della Curva, il leader Claudio «Bocia» Galimberti che, sostenuto da alcuni suoi fedelissimi, incitava i presenti con cori e slogan vari. Per tutta la durata della partita contro il Palermo, terminata 3-3 grazie a un gol di Moralez e a una doppietta del ritrovato Denis, i tifosi hanno incitato la squadra cantando e sventolando bandiere, lanciando fumogeni e un paio di bombe carta, come se fossero realmente all’interno dello stadio.

Non sono mancati anche riferimenti in segno di solidarietà ai cinque ultrà arrestati in seguito ai tafferugli di Atalanta-Roma, scarcerati il 9 dicembre, ma che attualmente si trovano comunque agli arresti domiciliari. Per monitorare la situazione e per mantenere sotto controllo l’ordine pubblico, sono stati posizionati intorno allo stadio circa cento uomini tra carabinieri e poliziotti, che fortunatamente non sono mai dovuti intervenire.

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