Tennis, l’Italia cede la Coppa Europa ai cechi ma trova in Simone Bolelli un grande campione

L’Italia ha perso il confronto finale con la squadra ceca a Cesky Krumlov, in Coppa Europa, ma ha messo in evidenza le doti tecniche e la crescita professionale di Simine Bolelli, 20 anni, bolognese del team bergamasco Accademia Vavassori di Cividino. In coppia con un altro tennista del team di Cividino seguito dal preparatore Luca Ronzoni, Alberto Brizzi, ha ceduto la finale ai cechi, ma si è tuttavia dimostrato un atleta competitivo.Dopo che il bresciano Marco Pedrini aveva ceduto in due set a Thomas Cakl (6-4, 6-3), il 20enne bolognese ha compiuto la più bella impresa del suo 2005. Fuori casa, su una superficie veloce che ancora deve imparare a conoscere a fondo e di fronte a un rivale che proprio sul rapido dà il massimo, l’emiliano ha piegato il numero 73 al mondo Ivo Minar col punteggio di 7-5, 6-3. Un giocatore, questo Minar, che ha all’attivo affermazioni importanti come quelle su Puerta e Davydenko, ed è capace di esprimere un gran tennis fatto di accelerazioni con entrambi i fondamentali.

Ma Bolelli stavolta ha avuto qualcosa in più, ed è andato ad aggiungere questo successo a quelli dei giorni precedenti sullo sloveno Zemlja e sullo spagnolo Borja Martinez. Un ottimo modo per chiudere un anno bello ma difficile, condizionato dallo stop forzato per l’infortunio e la conseguente operazione al polso, e poi decollato con i grandi risultati dell’estate.

Peccato solo per questo titolo continentale mancato. In doppio, infatti, lo stesso Bolelli, in coppia con l’amico e compagno di team Brizzi, si è dovuto arrendere alla coppia formata da Hajek e Cakl, che si è imposta per 7-5, 6-1. Nel complesso l’Italia ha chiuso a testa alta facendo il massimo di ciò che poteva, cedendo solo di fronte a una Repubblica Ceca che, giocando in casa, ha schierato un gruppo molto al di sopra della media della manifestazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA