Ufficiale: Remer, addio Gadson
La caccia al sostituto in Europa

È ufficiale: Navor Gadson non indosserà più la maglia della Remer. Una permanenza lampo a Treviglio quella dell’ala di colore statunitense. Arrivato il 30 agosto per iniziare la preparazione, Gadson, è tornato a Philadelfia, dove risiede, venerdì scorso per assistere la mamma ammalata

È ufficiale: Navor Gadson non indosserà più la maglia della Remer. Una permanenza, a Treviglio, lampo quella dell’ala di colore statunitense. Giunto nella cittadina della Bassa bergamasca il 30 agosto scorso per iniziare la preparazione al nuovo campionato, Gadson, è tornato a Philadelfia, dove risiede, venerdì scorso per assistere la mamma ammalata.

Sulle prime si riteneva che la sua assenza fosse circoscritta nel giro di una settimana. Con il trascorrere dei giorni, però, considerato anche il suo assoluto silenzio erano subentrati legittimi dubbi.

Lo stesso general manager Euclide Insogna, ieri, aveva anticipato su questo sito le sue forti perplessità circa il rientro del giocatore. Gadson con la Remer ha disputato in tutto sei gare di campionato. Le sue prestazioni sono state sì sufficienti ma non da «americano». Un voto scolastico globale? Un sette pieno.

Più di un assiduo frequentatore del PalaFacchetti era solito sostenere che un Reati o un Vitale, tanto per citare due nomi, sarebbero stati in grado di fornire il medesimo rendimento se non addirittura superiore. Gadson, la cui tecnica non è comunque da mettere in discussione, ha trovato evidentemente difficoltà a inserirsi nel contesto tattico richiesto dal basket di casa nostra.

Del resto era privo della pur minima esperienza in tal senso. Ecco perché sul sostituto la dirigenza è, adesso, orientata su un pari ruolo europeo. A questo punto la scelta diventa importante e urgente. Con l’infortunio del monumentale Marino (ne avrà ancora per un mesetto) la presenza sul parquet di un altro «mangiacanestri» è quanto mai necessaria e non rimandabile nel tempo.

Ad esigerlo è la classifica visto che, le due ultime sconfitte di fila, hanno trasferito il team di coach Adriano Vertemati in una posizione non affatto più brillante. E domenica arriverà Agrigento, formazione non trascendentale, ma in netta ripresa (vittoria casalinga, domenica, su Recanati per 88-72).

Arturo Zambaldo

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