Anno 1949, la fabbrica in centro città
e quella sirena che scandiva le giornate

Via Palma il Vecchio, una foto del 1949 ci mostra lo stabilimento tessile della Zopfi che sorgeva dove oggi si trova il complesso del Triangolo. La sua sirena scandiva le giornate non solo dei lavoratori, ma anche della gente che abitava nel quartiere.

Lo scatto, tratto dall’archivio Wells e pubblicato su Storylab, ci mostra ancora una volta un pezzo importante della Bergamo sparita. Siamo nel 1949 e nella foto si vede via Palma il vecchio all’incrocio con via Broseta. L’edificio sulla sinistra non c’è più: è lo stabilimento della filatura Zopfi che cessò la sua attività negli anni Sessanta e, insieme al vicino Istituto italiano d’arti grafiche, fu demolito per fare posto al Triangolo, il grande complesso residenziale e per uffici che occupa ora un’ampia porzione dell’antico borgo di San Leonardo. Il Triangolo fu costruito tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio del nuovo secolo, non senza dibattiti e polemiche per il suo aspetto imponente che – è stata la critica più ricorrente – mal si accostava al borgo storico.

Tornando alla fabbrica, oggi siamo abituati a vedere stabilimenti in aree industriali lontani dai centri urbani, mentre allora era normale trovare opifici in città, soprattutto se c’erano canali d’acqua da sfruttare: qui, in particolare, era la roggia Serio a fornire l’energia necessaria per far muovere i filatoi (e prima ancora gli ingranaggi del Mulino Caroli). Nel borgo, soprattutto i più anziani, c’è chi ricorda ancora il suono della sirena che regolava i ritmi dell’azienda e sul quale anche la gente della zona scandiva le proprie giornate. Il lato destro della strada aveva invece una funzione più commerciale e residenziale, un po’ come oggi. Nello scatto di Storylab, tra l’altro, si nota proprio sulla destra un minuscolo edificio dal tetto in lamiera: era il chiosco dei giornali. Nella foto interattiva qui sotto trovate il confronto tra ieri e oggi.

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