Un salto indietro di mezzo secolo
Ecco com’era piazzale Oberdan

Un altro scatto curioso da Storylab: ecco piazzale Oberdan tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Lo riconoscete?

È passato più di mezzo secolo è cambiato tutto, ma l’angolo di città dove è stata scattata questa foto apparsa su Storylab è ancora abbastanza riconoscibile: siamo in piazzale Oberdan, lo spiazzo – per intenderci – tra Borgo Santa Caterina, via Nazario Sauro e il viale Giulio Cesare che porta allo stadio. Lo scatto risale agli anni Cinquanta/Sessanta. Sulla sinistra si vede la scritta del noto marchio di caffè «Juba», indice della presenza di un bar, e più avanti, sempre restando sulla sinistra, l’inizio di via Nazario Sauro. «Alle spalle della signora con la maglia bianca – scrive Roberto Biza, uno dei lettori che hanno commentato la foto pubblicata su Storylab – c’era un fruttivendolo e si vedono i banchi della frutta esposti». A destra, invece, c’era e c’è ancora viale Giulio Cesare, dove colpisce la «statura» degli alberi: bassissimi rispetto alle piante imponenti che siamo abituati a vedere oggi quando percorriamo il viale che collega il centro cittadino alla zona dello stadio. «All’imbocco di viale Giulio Cesare – scrive ancora Biza –  c’era un fiorista e, anche in questo caso, si vede una pensilina sotto la quale erano allineati i vari vasi di piante e fiori». Un altro dettaglio che colpisce è l’edificio al centro del bivio tra via Nazario Sauro e viale Giulio Cesare: quasi identico a quello di oggi.

Ecco il confronto tra ieri e oggi (foto Bedolis)

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