Mozioni Avs per revoca dei rigassificatori di Piombino e Ravenna

(ANSA) - PIOMBINO (LIVORNO), 17 APR - Nella mozione di Alleanza Verdi Sinistra (Avs) alla Camera dei Deputati sulle iniziative in materia energetica c'è pure la revoca delle autorizzazioni per i rigassificatori di Piombino (Livorno) e Ravenna. Lo riporta una nota di Avs ricordando che la Camera è impegnata da oggi pomeriggio nella discussione e nei prossimi giorni nella votazione di mozioni parlamentari concernenti iniziative volte a contrastare il fenomeno della siccità, e di mozioni parlamentari concernenti iniziative in materia energetica nel quadro del raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica.

Il gruppo parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra - primi firmatari Angelo Bonelli, la capogruppo Luana Zanella e Nicola Fratoianni - ha presentato e chiederà il voto su due distinte mozioni. In una relativa all'energia si chiede l'impegno del governo "ad adottare iniziative volte a revocare, alla luce dei dati del bilancio energetico del gas del 2022, le autorizzazioni per i rigassificatori di Piombino e Ravenna e a confermare la chiusura delle centrali a carbone nei tempi previsti dalla Sen".

E si ricorda che "l'Italia nel 2022 ha consumato 68,5 miliardi di metri cubi di gas con una diminuzione di 7 miliardi di metri cubi rispetto al 2021, mentre la disponibilità di gas è stata di 75,7 miliardi di metri cubi nel 2022, un dato invariato rispetto al 2021. Una quantità pari a 4,6 miliardi di metri cubi è stata esportata all'estero. Questi dati dimostrano che l'attuale sistema di infrastruttura energetica in Italia per l'approvvigionamento di gas non solo ha garantito il fabbisogno industriale e civile ma ha visto aumentare le esportazioni rispetto al 2021 del +199 per cento".

"I dati citati - prosegue Avs - evidenziano come le autorizzazioni per i rigassificatori di Piombino e Ravenna non siano funzionali a garantire la sicurezza energetica, ma piuttosto a trasformare l'Italia in un hub del gas per venderlo in Europa. Ciò anche alla luce della volontà del Governo di voler realizzare nuovi rigassificatori, ritardando così la transizione energetica verso le fonti rinnovabili". (ANSA).

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