Phase-out carbone, intesa A2A-Fvg su riconversione Monfalcone

Quotidiano Energia - Via libera dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia all’accordo con A2A Energiefuture per la sostenibilità ambientale del progetto di conversione della centrale a carbone di Monfalcone con un impianto a ciclo combinato da 860 MW in grado di utilizzare idrogeno verde.


La Giunta ha inoltre rilasciato l’intesa con lo Stato ai fini dell’autorizzazione.

Il provvedimento, sottolinea una nota, è frutto della consultazione che ha coinvolto il Comune di Monfalcone, il quale “ha formulato contributi e proposte rilevanti per la definizione del piano d'azione previsto e delle soluzioni orientate all'innovazione e alla sostenibilità”.

Il Piano d'interventi si basa, principalmente, su alcune azioni: l'immediata richiesta di chiusura dell'impianto a carbone e la realizzazione dei lavori di demolizione, smantellamento e bonifica necessari a liberare le strutture non più utilizzabili, con l'eliminazione del carbonile e dei relativi impianti, compreso il camino. Un'attività di risanamento e bonifica che prevede un investimento da 60 milioni di euro, interamente sostenuto da A2A Energiefuture, e realizzato per fasi programmate con conclusione entro 54 mesi.

La Regione, accogliendo le osservazioni derivanti dalla consultazione con il Comune, ha inoltre ottenuto dal confronto con A2A un piano di rigenerazione urbana per l'area bonificata da quasi 20 milioni di euro. È prevista la realizzazione di una nuova stazione marittima a servizio dell'ormeggio (diporto e crocieristica) con strutture dedicate alla nautica da diporto, comprensive di una passeggiata ciclo-pedonale turistica lungo la banchina del canale Valentinis. Sarà poi edificato un polo tecnologico per lo svolgimento di attività didattiche e formative con particolare attenzione ai percorsi dedicati alle tematiche inerenti l'economia del mare nonché a servizio delle start-up del settore e si procederà all'infrastrutturazione a servizio della futura struttura ricettiva, dei pubblici esercizi e della stazione marittima.

Le nuove strutture saranno infatti dotate di impianti fotovoltaici e alimentate con impianti geotermici. Inoltre, saranno assicurati interventi di rigenerazione ambientale mediante connessione ecologica degli ambiti naturalistici e paesaggistici con particolare riferimento alla realizzazione di aree verdi dedicate a parco pubblico.

L'impianto non sarà orientato alla produzione costante ma alla flessibilità e alla copertura degli eventuali picchi, al fine di conseguire gli obiettivi nazionali di adeguatezza del sistema elettrico attraverso le fonti rinnovabili.

A2A ha inoltre siglato con Snam un protocollo d'intesa per la cooperazione tecnologica per lo sviluppo di progetti a idrogeno green nell'ambito della decarbonizzazione in Italia e della Hydrogen strategy europea. In quest'ottica il nuovo impianto sarà predisposto per utilizzare idrogeno in miscela con gas naturale fino al 30% in volume, in modo che il risparmio di CO2, su un esercizio teorico di 8.760 ore, sia pari a circa 266.500 t/anno.

L'impianto è allineato al progetto transnazionale "Valle idrogeno Nord Adriatico" presentato e sostenuto dall'alleanza tra Regione Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia e valutato positivamente a livello tecnico dalla Commissione Ue nel contesto del bando Horizon Europe, che prevede lo sviluppo di progetti pilota per la produzione di oltre 5mila tonnellate all'anno di idrogeno da fonti rinnovabili.

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