Pichetto, contenuto l'effetto del Mar Rosso sull'Italia

(ANSA) - ROMA, 06 MAR - "L'effetto finale sull'Italia" della crisi del Mar Rosso "è rimasto sempre contenuto", poiché "i greggi d'importazione in questi primi mesi del 2024 sono stati prontamente rimpiazzati con provenienze da altre aree" e "le importazioni di prodotti raffinati complessivamente contano per meno del 18% dei prodotti disponibili sul mercato nazionale, mentre il resto è soddisfatto dalle raffinerie nazionali".

Lo ha detto il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, in audizione davanti alla Commissione Ambiente della Camera.

"Nell'ultima crisi relativa all'area del Canale di Suez il sistema di raffinazione italiano ha reagito prontamente - ha spiegato Pichetto -. Nel 2023 i greggi d'importazione che transitano nell'area del Golfo Persico, Mar Rosso e Canale di Suez sono stati circa il 17% del totale greggi importati (10,3 milioni di tonnellate su 61,2). Tali quantitativi in questi primi mesi del 2024 sono stati prontamente rimpiazzati con provenienze da altre aree, considerato che l'allungamento delle rotte ha reso non più competitive tali forniture".

"Più significativo è invece l'impatto sui prodotti finiti importati - ha aggiunto il ministro -. Infatti, a seguito dell'embargo con la Russia, gli acquisti alternativi si sono spostati su Medio ed Estremo Oriente (India, Abu Dhabi, Arabia e Emirati Arabi), dai quali nel 2023 è arrivato circa il 60% del gasolio importato (2,9 milioni di tonnellate su 4,8) e quote significative di altri prodotti: il 50% del Jet fuel (soprattutto dalla Penisola arabica); il 40% dei semilavorati (da Iraq in particolare), nonché il 50% delle materie prime per la produzione di biocarburanti (da Indonesia e Malesia)".

(ANSA).

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