Fonti, 'Bruxelles tenta intesa sul tema migranti, via il punto su Ong'

BRUXELLES - Svolta notturna nel negoziato sul regolamento sulle crisi migratorie, fermo da giovedì scorso dopo lo stallo venutosi a creare tra Germania e Italia sull'esclusione delle Ong dalle situazioni di strumentalizzazione dei flussi. A quanto si apprende da più fonti europee il punto sulle Ong è stato stralciato e la presidenza spagnola ha scelto di mettere il regolamento in agenda alla riunione dei Rappresentanti Permanenti di oggi, puntando così all'intesa prima del vertice di Granada. Sul testo non ci sarà un voto formale: la presidenza concluderà il dibattito registrando o meno il sostegno necessario al regolamento.

Sui corridoi comunitari resta comunque alta la cautela sulla possibile intesa sul regolamento. Di certo la presidenza spagnola e il Consiglio Ue hanno voluto imprimere una nuova accelerazione al negoziati per fare in modo, tra l'altro, che il vertice di Granada non sia dominato dallo scontro sulla migrazione. Lo stralcio del punto sulle Ong, se sarà mantenuto nelle prossime ore, potrebbe venire incontro alle richieste dell'Italia, contraria all'esclusione delle attività delle organizzazioni non governative da contesti che rientrerebbero nell'uso strumentale della migrazione da parte dei Paesi terzi, tra le fattispecie che innescano il regolamento sulle crisi. Affinché ci sia un'intesa serve la maggioranza qualificata, ovvero il sì di almeno 15 Paesi che rappresentino il 65% della popolazione europea. Se Polonia, Ungheria e Austria restano sul voto contrario, per l'intesa serve il placet di Berlino e Roma.

"Abbiamo bisogno del patto e ne abbiamo bisogno ora, il tempo stringe dobbiamo chiederci per quanto tempo possiamo vivere in una casa costruita a metà". Così il commissario Ue Margaritis Schinas parlando all'Eurocamera in rappresentanza della Commissione durante il dibattito sulla Patto Migrazione e l'Asilo. "Ogni qualvolta che abbiamo dovuto affrontare il tema della migrazione abbiamo dovuto agire al contempo come architetti di un nuovo sistema per la migrazione e pompieri per far fronte a una incredibile e infinita serie di crisi alle nostre frontiere esterne", ha aggiunto Schinas.

"Il più grande 'pull factor' per la migrazione è la mancanza di un sistema europeo di migrazione e asilo", ha proseguito Schinas. "Se falliremo - ha aggiunto -, alimenteremo le false asserzioni dei nemici della democrazia come la disinformazione russa secondo cui l'Europa non saprebbe gestire la migrazione". "Abbiamo il più grande mercato interno, abbiamo una moneta unica, abbiamo tutto tranne un sistema di migrazione unico", ha spiegato il commissario.

Schinas ha poi ricordato come sia stata "migliorata l'intesa Ue-Tunisia specialmente nelle questioni relative al rispetto dei diritti umani". "Stiamo sostenendo l'Italia - ha sottolineato -, abbiamo incrementato la sorveglianza in mare sostenendo registrazione degli ingressi", ha spiegato. "Stiamo inoltre raggiungendo i Paesi di origine e transito per lavorare sulla riduzione delle partenze".

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