Gas: eurodeputati chiedono giro di vite su gasdotti extra-Ue

La commissione Energia dell'Eurocamera chiede che i gasdotti da Russia, Norvegia, Algeria, Libia, Tunisia e Marocco si allineino alle disposizioni europeee per la creazione del mercato interno del gas,

BRUXELLES - Applicare le norme europee del mercato del gas a tutti i gasdotti che entrano o escono dall'Ue, limitare rigorosamente le eccezioni, coinvolgendo anche gli Stati Ue nelle decisioni. Lo chiede la commissione industria del Parlamento europeo in un rapporto approvato con 41 voti a favore, 13 contrari e 9 astensioni.

 

Nello specifico, gli eurodeputati chiedono che i gasdotti da Russia (tra cui il Nord Stream 2), Norvegia, Algeria, Libia, Tunisia e Marocco si allineino alle disposizioni europeee per la creazione del mercato interno del gas, come la separazione dei gestori dei sistemi di trasmissione, la vigilanza delle autorità di regolamentazione indipendenti e l'accesso dei terzi ai gasdotti.

 

Anche le condizioni affinché gli oleodotti extra-Ue ottengano deroghe o esenzioni, secondo il testo votato dalla commissione, devono cambiare. Gli eurodeputati chiedono un limite di 5 anni per le esenzioni, nonché un maggiore coinvolgimento della Commissione europea e degli Stati Ue nella decisioni che riguardano le deroghe, tenendo in considerazione se il Paese terzo da cui parte il gasdotto sia colpito da sanzioni economiche.

 

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