Tentò di uccidere un 20enne a Cuneo
43enne arrestato in hotel a Osio Sotto

Si tratta di un 43enne albanese ricercato da alcuni mesi per aver cercato di uccidere un suo connazionale a Verzuolo, in provincia di Cuneo, il 20 maggio del 2006.

I carabinieri di Cuneo con la collaborazione dei colleghi di Treviglio hanno arrestato un albanese di 43 anni, ricercato dal 10 dicembre 2016per tentato omicidio aggravato. La sera del 20 maggio 2006 a Verzuolo, nel Cuneese, mentre si trovava nei pressi di un night club in compagnia del fratello, l’uomo attese sotto casa un connazionale di 20 anni,sparandogli da distanza ravvicinata due colpi di pistola e colpendolo più volte con una spranga. La vittima, seppur riportando ferite gravissime, riuscì comunque a salvarsi.

Il 43enne, arrestato quattro mesi dopo, lo scorso dicembre ha fatto perdere le sue tracce, trovando ospitalità in casa di alcuni connazionali residenti a Bergamo, è qui che lo hanno rintracciato e fermato, mentre si trovava in una stanza di un hotel a Osio Sotto, nel Bergamasco. L’uomo è stato trasferito nel carcere di Bergamo, dove dovrà scontare una condanna definitiva a 7 anni e 6 mesi di reclusione.

Le indagini sono andate avanti poco più di due mesi: alla base della spedizione punitiva, forse una vendetta od un avvertimento legato a vecchi dissapori tra famiglie di immigrati.

Il ricercato aveva trovato ospitalità presso alcuni connazionali abitanti a Bergamo e provincia ed è stato proprio lì che per alcuni giorni i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Cuneo, in collaborazione con i carabinieri delle Compagnie di Bergamo e Treviglio, gli hanno dato la caccia sino a rintracciarlo la notte scorsa in una stanza di un Hotel ad Osio Sotto. L’albanese ha tentato di resistere alle forze dell’ordine per poi essere bloccato: infine ha tentato sino all’ultimo di eludere i militari esibendo loro un documento di soggiorno intestato ad un altro albanese, tentativo del tutto inutile in quanto ben conosciuto dai carabinieri cuneesi che lo cercavano. Con sè aveva anche 1.750 euro in contanti, tra cui tre banconote da 500 euro.

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