Al Lussana il futuro è già realtà
Internet e nuovi arredi in classe

Al liceo Lussana la classe del futuro è gommapiumosa e parquettosa, con banchi dal piano sottile e flessibile anti neuropatia del tunnel carpale.

E «parlano», anche. Perché incorporano un tag a tecnologia Nfc (quella che legge le carte di credito) che permetterà agli allievi di scaricare, appoggiandovi lo smart, i contenuti predisposti dal docente.

«Problema del preside - commenta autoironico il dirigente Gualtiero Beolchi - permettere l’uso selettivo del cellulare in classe». La «classe scomposta» (secondo l’ormai iconica definizione made in prof Dianora Bardi, presidente di Imparadigitale) a cui è permessa una didattica digitale, cooperativa, pluriversa e creativa è la 2ª T. Ma l’aula, (inaugurata mercoledì 30 marzo dal preside Beolchi con il sindaco Giorgio Gori, l’assessore Loredana Poli, il rappresentante del ministero Giovanni Caprioli, docenti, genitori e studenti) è a disposizione di tutti e completata da un corridoio con postazioni wifi e da un salone open space. «Un ambiente di apprendimento visto solo in Apple e Pixar», sottolinea il sindaco. Gori, che ha dato sede a Imparadigitale e non può non dirsi innovatore.

Il restyling è stato realizzato usando meno dei 50 mila euro del premio Generazione Web di Regione Lombardia e tutte le idee del popolo del liceo, che sono state girate ai progettisti.

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