Animali nei mercati di Bergamo
Ecco le nuove regole del Comune

Le linee guida,verranno pubblicate sul sito di Bergamo Mercati e fatte sottoscrivere a tutti gli operatori.

Nell’estate 2016, a seguito di un blitz della Lav presso il mercato avicunicolo di Bergamo, sul tavolo del Garante degli Animali e dell’assessore all’Ecologia del Comune di Bergamo è giunta una segnalazione, corredata da documentazione fotografica e filmati girati in incognita da un’attivista dell’associazione, che chiedeva un intervento sul mancato rispetto della tutela degli animali esposti e messi in vendita. Lav Bergamo denunciava pratiche non rispettose del benessere animale, manipolazioni violente, sovraffollamenti e condotte prossime maltrattamento, senza che però emergessero elementi utili per l’identificazione degli operatori singolarmente responsabili.

Da qui assessorato, uffici e Garante hanno avviato un dialogo con la direzione di Bergamo Mercati, società partecipata dal Comune che gestisce il mercato avicunicolo, per avere dettagli sui controlli veterinari e sulla tutela del benessere animale previsti per il mercato del sabato mattina. È emersa l’esistenza di protocolli di accettazione precisi, di impegni vincolanti degli operatori a rispettare la normativa vigente in tema di benessere animale e anche della presenza di controlli periodici di Ats Bergamo. La presenza di alcuni operatori particolarmente sensibili al tema consentiva anche di mettere a fuoco la debolezza del sistema, legata all’assenza di normative sulle modalità di vendita degli animali vivi, (mentre viceversa il loro trasporto è minuziosamente regolato), ma con modalità non certamente favorevoli al rispetto della dignità animale di esemplari in esposizione e vendita. Poco attenti sono risultati essere alcuni esercenti saltuari del mercato, additati di condotte poco gradite anche agli abituali espositori presenti nel mercato del sabato.

Garante e Uffici, con l’aiuto dei veterinari di Ats, hanno allora proposto di dare vita alla costruzione di «Linee guida di autocondotta», ideate per regolare le modalità di esposizione degli animali, la densità massima, le cautele nella manipolazione, le attenzioni da riservare agli animali. Il tutto nella comune consapevolezza che la migliore cura dell’animale risponde alla mutata sensibilità dei cittadini, degli operatori e degli utenti del mercato, è garanzia di tutela della salute e garantisce il rispetto dei diritti dell’animale.

Il Codice di autoregolamentazione del mercato degli animali di Bergamo

Ecco dunque le linee guida, che verranno pubblicate sul sito di Bergamo Mercati e che verranno fatte sottoscrivere a tutti gli operatori del mercato, che si impegnano non solo a rispettarle, ma anche a segnalare agli uffici del Comune di Bergamo e al Garante condotte non rispettose del nuovo documento oppure a proporre nuovi correttivi o miglioramenti. Il codice di condotta prevede ripari, cibo, idratazione, densità precise, cautele nella manipolazione e nella consegna, e per migliore chiarezza, ha anche una serie di foto che aiutano gli espositori a capire come meglio gestire gli animali.

«L’attenzione dei nostri concittadini sui diritti degli animali è molto alta – spiega l’assessore del Comune di Bergamo Leyla Ciagà – e altrettanto alta è quella del Comune di Bergamo sul tema. Lo dimostra il lavoro che è stato fatto negli scorsi mesi per quello che riguarda il nuovo gattile comunale, ma anche la sinergia che è nata in questo caso per risolvere una situazione molto delicata. Il nuovo codice di condotta rappresenta quindi un documento di notevole importanza, sia per il suo contenuto che per la modalità grazie al quale è stato steso e sottoscritto. Vorrei sottolineare soprattutto la velocità con cui si è intervenuti in questo caso: in pochi mesi sono state evidenziate le criticità a partire dalle segnalazioni pervenute ed è stato predisposto questo nuovo codice in pochissimo tempo: è la dimostrazione di quanto ogni parte in causa abbia deciso di impegnarsi in questo frangente. Gli operatori del mercato sono 8, ma ogni sabato mattina vengono messi in vendita anche 10mila volatili a Bergamo, numeri davvero notevoli che meritano quindi ulteriore attenzione».

«Il compito del garante – spiega Paola Brambilla, Garante di diritti degli animali del Comune di Bergamo - è in primo luogo quello di creare informazione e consapevolezza della dignità animale, e dell’esistenza di diritti animali che devono essere anche scritti e codificati, per venire rispettati. E le regole migliori sono quelle condivise e partecipate perché sono poi rispettate. Il tavolo è stata un’importante occasione per fare innovazione anche nel settore. E sono sicura che questo modello potrà essere esportato in quanto si tratta di un’esperienza virtuosa. Un ringraziamento anche alle associazioni zoofile che sul territorio sono le sentinelle che ci permettono di prendere consapevolezza delle problematiche da risolvere, e ci danno importanti stimoli».

«Anche in questo caso – sottolinea l’amministratore delegato di Bergamo Mercati Andrea Chiodi - le sinergie dimostrate tra istituzioni pubbliche ed aziende private (operatori del Mercato avicunicolo) hanno permesso, in tempi brevi, di garantire il rientro di un ipotetica emergenza e la tempestiva attuazione di un protocollo volontario condiviso tra operatori privati ed istituzioni. Da quando il comune di Bergamo ha deciso di affidare la gestione del Mercato a Bergamo Mercati SpA, la società, in continua collaborazione con il servizio veterinario Ats (ex Asl), ha monitorato e garantito il corretto svolgimento delle attività ivi contenute, segnalando e condannando comportamenti di singoli espositori che potessero screditare gli operatori virtuosi ed il sistema mercato nel suo complesso».

«Tra le tematiche in cui si vede impegnato il Dipartimento Veterinario delle Ats, quella del “benessere animale” (in ogni contesto: dall’allevamento, al trasporto, alla macellazione) rappresenta una delle problematiche emergenti e che assorbe molte risorse. - dichiara Paolo Antoniolli del Dipartimento Veterinario di Ats Bergamo - Rispetto a pochi decenni addietro, il progresso ha determinato sicuramente il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione: il maggiore benessere ha comportato anche un aumento della sensibilità della gente nei confronti degli animali. Occorre inoltre sottolineare che si è sviluppata nel tempo una normativa molto ampia e stringente, finalizzata alla tutela del benessere animale. L’emanazione di queste linee guida è sicuramente un buon risultato, soprattutto perché ha visto il coinvolgimento diretto degli operatori del Mercato: ciò dovrebbe dare garanzia di rispetto delle norme in esse contenute. Comunque, il Dipartimento Veterinario continuerà a svolgere la propria funzione istituzionale di controllo, a tutela degli animali e delle persone (detentori di animali o consumatori di prodotti di origine animale)».

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