«Anticipalo!». «Trovalo!»: manifesti e vetrofanie per gli screening contro i tumori

CAMPAGNA ATS. Giupponi, dg: vogliamo aumentare l’adesione. L’assessore regionale al Welfare: allargheremo il modello Bergamo a tutta la Lombardia.

Una campagna a tappeto, sugli autobus, nei negozi, con manifesti lungo le strade cittadine, fino a un contest dedicato alle scuole perché i più giovani coinvolgano i loro genitori e parenti ad aderire agli screening di prevenzione contro il cancro al seno, il tumore del colon-retto e del collo dell’utero: l’Ats di Bergamo scende in campo per fare aumentare l’adesione ai test diagnostici, gratuiti, che già vengono proposti alla popolazione. «Nella pandemia gli screening hanno vissuto battute d’arresto, ma già l’anno scorso siamo ripartiti con percentuali di adesioni molto buone, ora vogliamo ampliare la partecipazione», ha sottolineato Massimo Giupponi,direttore generale dell’Ats, che ha sottolineato l’importanza della partecipazione all’iniziativa della Lilt di Bergamo e di altre associazioni (che, insieme ad altre realtà di volontariato e una struttura privata, al Politerapica, è già attiva in bergamasca con l’iniziativa di prevenzione «Insieme si può»).

Azioni salvavita

Nel corso della presentazione della campagna di comunicazione per gli screening oncologici è intervenuto, in collegamento, anche l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso: «Le campagne legate alla prevenzione, e soprattutto queste per lanciare gli screening sono iniziative salvavita, così come salvano la vita gli screening che la Regione Lombardia propone ai suoi cittadini – ha rimarcato –. Diffondere la comunicazione su questi temi e soprattutto puntare ad accrescere l’adesione della popolazione è importantissimo: allargheremo a tutta la Lombardia il modello di questa iniziativa sugli screening lanciata da Bergamo».

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