Assaltano la banca e le poste: fuggono
Inseguiti e arrestati due bergamaschi

Prima il colpo a Caprino Veronese poi a Castiglione delle Stiviere. Nei guai due sessantenni bergamaschi.

Prima il colpo a Caprino Veronese poi a Castiglione delle Stiviere. Nei guai due sessantenni bergamaschi noti, eufemisticamente, alle forze dell’ordine. Quindi, con un’esperienza criminale di tutto rilievo. Quell’esperienza criminale che gli ha fatto capire chiaramente che, a un certo punto, il gioco era finito. E si sono arresi dopo due rapine e una fuga attraverso diverse province.

Sessantenni, bergamaschi, sono stati arrestati dal Radiomobile di Chiari, a Coccaglio. Dal punto di vista «professionale» avevano avuto una giornata piuttosto intensa. A bordo di una Fiat 500 bianca con targa straniera, erano partiti dalla provincia di Bergamo per una «trasferta» piuttosto articolata. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, hanno raggiunto nella giornata di venerdì 20 giugno prima Caprino Veronese dove hanno razziato la banca Valpolicella Benaco. Da lì si sono diretti a Castiglione delle Stiviere per il secondo colpo. In questo caso l’obiettivo è diventato l’ufficio postale. Un bottino, quello accumulato dai due rapinatori che dovrebbe aggirarsi, complessivamente su alcune migliaia di euro. Quelli che sono stati trovati in auto quando il «gioco è finito».

Prima che ciò accadesse i due hanno però proseguito la loro fuga con la probabile intenzione di far ritorno in provincia di Bergamo. Ed erano sulla buona strada. Nel frattempo però l’allarme era stato diramato in diverse province e l’auto è stata intercettata nella zona di Coccaglio. Una fuga, quella in macchina che è finita contro un marciapiede. I due sono scesi e hanno provato a far perdere le loro tracce a piedi. Ma è stato inutile, i carabinieri li hanno raggiunti e arrestati. La perquisizione dell’auto ha consentito di trovare anche ciò che era stato usato per farsi consegnare il denaro: una pistola vera, una giocattolo e un taser.

Armi abbandonate sulla vettura prima della fuga nella consapevolezza che avrebbero aggravato la loro posizione. Ora i due rapinatori si trovano in carcere a Brescia. Inquirenti e investigatori sono impegnati nella ricostruzione di una giornata che va ad aggiungersi da altre in un rapporto con la legge piuttosto tormentato.

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