Atalanta, che blitz di lusso
Con Gasperini una squadra big

Sorprenderci (magari più di tanto) per il blitz all’Olimpico equivarrebbe sminuire l’etichetta da big che i nerazzurri hanno ormai meritatamente appiccicato sulle maglie.

Esultare a mille sì, ma guai etichettare il ko inflitto al baldanzoso undici allenato da Paulo Fonseca come l’exploit stagionale. Già prima della gara avevamo scandito che l’allora quarto posto in classifica significava trovarci in lizza per la corsa a una competizione europea. Ebbene, adesso, pavoneggiamo nella terza posizione in linea, cioè, con la prossima Champions. Presto per sostenerlo viste le sole cinque giornate disputate? Certo che si all’idea del poco più di un mese percorso in Campionato.

Ma se guardiamo cifre e prestazioni fino a questo momento pensarla decisamente in grande non sembra affatto fuori luogo. Partiamo dai numeri per evidenziare un bilancio lusinghiero: tre successi in altrettante sfide in trasferta; un pareggio e una sconfitta nei duplici «esili» in quel dell’ospitale Parma. Gli stessi 11 gol totalizzati (media di 2 e più a partita) megafonano una applaudita spinta offensiva, figlia di un collettivo in grado di incutere mille timori a qualsiasi difesa.

Quanto alle prestazioni vere e proprie sul manto erboso c’è poco da aggiungere: è un’Atalanta da spettacolo autentico per la pressione, l’atletismo e la qualità che produce praticamente per gli interi 90 minuti, recuperi compresi. Tornando alla gara nella Capitale, da non sottacere l’indisponibilità di un Muriel che nei precedenti quattro turni ha già esultato ben tre volte nel vedere la rete gonfiarsi nella porta avversaria: ma «re» Gasperini conosce a occhi chiusi la strategia vincente anche in occasione delle sostituzioni di lusso.

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