Bergamo, ancora polveri sottili alle stelle
E crescono i disturbi respiratori

Niente pioggia, giusto una spruzzata di neve a metà gennaio: il risultato è che Bergamo si ritrova di nuovo nella morsa delle polveri sottili. In città sabato hanno addirittura superato i 100 microgrammi per metro cubo d’aria, più del doppio dei limiti consentiti.

E nel resto della provincia a risentire della siccità non è solo la qualità dell’aria, ma anche le scorte idriche che potrebbero compromettere la prossima stagione irrigua. Il Sebino ieri ha toccato un’altezza idrometrica di meno 11 centimetri, in ulteriore discesa rispetto ai 10,4 di sabato. Giù anche i livelli dei fiumi.

A fare le spese dell’aria «sporca» è anche la popolazione: il picco dell’influenza, previsto proprio per fine gennaio, è arrivato puntuale, ma soprattutto, in particolare per bimbi e anziani, c’è una recrudescenza di raffreddori e disturbi respiratori.

«E l’aria che si respira non è certo delle migliori, soprattutto in questi ultimi giorni – sottolinea Luigi Greco, pediatra a Bergamo –. Le polveri sottili, tra le principali cause dell’inquinamento atmosferico, che pare stiano aumentando in questo periodo di assenza di piogge e di nevicate a bassa quota, sono altamente irritanti per le vie respiratorie. E soprattutto per i bambini stiamo assistendo a una recrudescenza di raffreddori, disturbi respiratori, anche causati da diversi tipi di virus che in un clima troppo secco, anomalo per la stagione, proliferano». Non solo influenza, quindi, ma anche pesanti raffreddori, faringiti, bronchiti stanno facendo riempire gli studi medici di malati, più o meno giovani. E la situazione diventa critica per chi soffre già di patologie croniche, soprattutto alle vie respiratorie.

© RIPRODUZIONE RISERVATA