Autolinee, storie di ordinaria inciviltà
Ubriachi sfondano la porta del bus

«Vogliamo salire anche noi!». «Avete il biglietto?». «No». «Allora state giù». È stato questo battibecco tra l’autista di un autobus di linea in partenza, alle 11 di sabato mattina, dalla stazione delle autolinee di Bergamo, e due uomini, visibilmente in preda ai fumi dell’alcol.

Da qui una violenta reazione di questi ultimi due che, per protesta, hanno rotto il vetro della porta dell’autobus utilizzando due bottiglie vuote e probabilmente scolate da poco. L’episodio ha letteralmente terrorizzato i passeggeri che si trovavano sul bus della linea diretta a Treviglio: erano una quindicina di persone, che hanno preferito allontanarsi per evitare guai. È stato quindi necessario sostituire il pullman, di proprietà della società Sai Autolinee: la corsa ha così registrato un’ora di ritardo.

L’autista ha subito chiamato la polizia, che ha raggiunto le Autolinee con una volante: i due autori del danneggiamento si erano già dileguati. «La situazione sta diventando intollerabile – spiegano dalla società di trasporto pubblico –: le pensiline delle Autolinee vengono regolarmente utilizzate da senzatetto che vi trascorrono la notte e fanno i propri bisogni. Abbiamo già più volte evidenziato la problematica, ma la situazione sta peggiorando. A questo punto non ci resta che scrivere la prefetto, perché il clima, com’è avvenuto sabato, può mettere a rischio la sicurezza dei nostri passeggeri e del nostro personale».

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