Bergamo, chiude la Polizia Postale
«Un favore ai pirati del web»

Il Ministero ha confermato il taglio della sezione bergamasca che conta solo due dipendenti ma ha svolto un lavoro di protezione dalle truffe sul web molto intenso. I sindacati: «Smantellano un’arma eccellente contro i reati informatici».

Se da un lato i reati informatici crescono, le truffe dilagano dall’altro il Dipartimento dell’amministrazione della polizia di Stato ha inserito la sede di Bergamo della polizia postale tra gli uffici che saranno chiusi in Italia (in Lombardia resteranno soltanto Milano, Brescia e Como). In realtà nell’ufficio in questione vi lavorano attualmente soltanto due poliziotti. Una decisione che i sindacati di polizia hanno definito «inopportuna». Le denunce verrebbero poi raccolte comunque anche dalla polizia e poi smistate agli altri settori. Nonostante le scarse risorse, l’anno scorso la Postale ha scoperto 84 truffe informatiche, 13 minacce online, 15 furti d’identità e un reato pedopornografico. Ha inoltre effettuato 7 perquisizioni, monitorato 18 spazi virtuali, denunciato 61 persone ed effettuato tre incontri nelle scuole.

«Non si può smantellare una delle eccellenze della polizia in nome di una razionalizzazione inutile e di un risparmio economico inesistente, anche alla luce della crescente richiesta dei cittadini che vogliono essere difesi dai reati informatici». Lo sostiene Luca Zardi, del sindacato di polizia Silp Cgil. E quello di Bergamo non sarà l’unico a subire il taglio. Solo in Lombardia la stessa sorte toccherà a Mantova, Cremona, Pavia, Varese e Sondrio.

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