Covid, report settimanale: lieve aumento
Sebino e Bassa restano le aree più colpite

Aumento contenuto nella settimana dal 4 al 10 gennaio: Sebino, Romano, Isola, Treviglio e Val Cavallina, Isola Bergamasca le più colpite. Sono in miglioramento Grumello e Seriate.

Aumento contenuto dei nuovi casi di Covid-19 nell’ultima settimana in provincia di Bergamo (dal 4 al 10 gennaio): lo rende noto Ats Bergamo nell’ultimo report pubblicato nella mattinata di mercoledì 13 gennaio. È l’effetto delle festività di dicembre, spiegano gli esperti di Ats, chiarendo che la quota di nuovi casi sui tamponi diagnostici è leggermente aumentata dal 6% al 7%.

«Nella settimana dal 4 al 10 gennaio la media giornaliera dei casi di coronavirus è aumentata (da 72 a 92 al giorno): un incremento previsto come effetto delle festività di dicembre/inizio gennaio, anche se in termini assoluti l’incremento è definibile come “contenuto”, soprattutto rispetto ad altre aree simili come Brescia. La quota di nuovi casi positivi su tamponi diagnostici è leggermente aumentata dal 6% al 7%» spiega Alberto Zucchi, direttore del Servizio epidemiologico aziendale di Ats Bergamo.

Peggiora invece il valore di Rt pari a 1,3 all’ 8 gennaio: «È ipotizzabile un effetto “rimbalzo” a seguito di un incremento improvviso di casi per la riapertura delle attività dei laboratori diagnostici. È necessario verificare i dati dei prossimi giorni per capire se il superamento dell’unità indichi una reale ripresa epidemica o un artefatto statistico» commenta Zucchi.

La situazione per Ambito - basata sull’indicatore «nuovi casi/casi prevalenti attualmente positivi» mostra come «aree critiche» gli Ambiti di Bergamo (soprattutto a causa di un focolaio nella Casa circondariale prontamente risolto dal Dips di Ats), Sebino, Romano, Isola, Treviglio e Val Cavallina, Isola Bergamasca. Sono in miglioramento Grumello e Seriate. Su «L’Eco di Bergamo» di domani, giovedì 14 gennaio, la mappa completa con i dati paese per paese.

«Alla luce di questi dati la curva epidemica sta su valori stabili, relativamente bassi in assoluto, ma senza che si evidenzi, purtroppo, un ulteriore raffreddamento della curva» sintetizza il direttore generale di Ats Bergamo, Massimo Giupponi. «D’altra parte, il confronto con altre aree della Lombardia evidenzia come il territorio di Bergamo e della sua provincia sia in una situazione non preoccupante, merito anche del forte senso di responsabilità dei nostri concittadini, a partire dall’uso costante della mascherina». Per questo il direttore generale di Ats rilancia: «Continuiamo così, con mascherine, igiene delle mani e distanziamento. Sono i principali e imprescindibili comportamenti per assicurare a noi stessi e agli altri una prima essenziale forma di contrasto al Covid. I vaccini, che stanno arrivando, faranno il resto».

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