Decreto aprile: bonus Inps a 1000 euro
Aiuti per le colf e stop ai licenziamenti

Le novità del decreto Aprile in approvazione nei prossimi giorni. Arriva anche il bonus badanti e colf (fino a 600 euro).

Bonus per i centri estivi, reddito di emergenza che si potrà integrare con il nuovo Reddito di cittadinanza a maglie più larghe. Rinnovo di tutti gli ammortizzatori compreso il bonus autonomi, che a maggio salirà a 1000 euro ma solo per le categorie più provate dalla crisi.

Prende forma il pacchetto per la tutela del lavoro e il sostegno al reddito che il governo proporrà con il nuovo decreto di maggio con gli interventi economici anti-Coronavirus. Tra questi anche l’incentivo a comprare bici e monopattini per decongestionare i mezzi pubblici, con i negozi pronti a riaprire a breve non appena ci sarà l’ordinanza del Mise.

Fino a mercoledì 6 maggio, quando il testo dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri, ci sarà tempo per limare le misure ma l’impianto degli aiuti a famiglie e lavoratori risponde in gran parte agli annunci fatti finora. Cassa integrazione e cassa in deroga saranno rinnovate per altre 9 settimane: in tutto diventano 18 settimane di ammortizzatori che si potranno chiedere in una finestra di altri sei mesi, fino a fine ottobre. I tempi per vedere gli accrediti sul conto corrente dovrebbero essere più rapidi, perché la richiesta andrà fatta entro la fine del mese in cui si attiva lo strumento e l’Inps avrà poi tempi stretti per erogarlo. Con un click dovrebbe poi arrivare «in 24 ore» come promesso dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, il bonus per partite Iva e autonomi per il mese di aprile. La novità è però che il bonus sarà sì erogato in automatico ma proprio per questo resterà di 600 euro, mentre per la mensilità di maggio salirà fino a 1000 euro ma solo per partite Iva e autonomi che abbiano perso tra marzo e aprile un terzo del reddito o del fatturato rispetto allo stesso bimestre del 2019, per i cococo in scadenza entro l’anno o che già hanno chiuso i loro contratti e per gli stagionali di terme e turismo. Per i lavoratori dello spettacolo e altre categorie l’indennità viene rifinanziata sempre per due mesi ma resta a 600 euro. Per i professionisti delle casse private viene cancellato il divieto di iscrizione a più di un ente di previdenza e vengono stanziati altri 500 milioni.

Per proteggere i posti di lavoro il governo conferma la sospensione dei licenziamenti per altri tre mesi (fino a metà agosto) e fa un passo in più, offrendo la cassa integrazione e nessun onere o sanzione a chi sceglierà di ritirare licenziamenti attivati tra l’inizio dell’emergenza e il primo stop (23 febbraio/17 marzo). Viene anche sospeso, per «agevolare la ripresa delle attività produttive», il contributo aggiuntivo dello 0,5% per ogni rinnovo di contratto a termine di qui alla fine di agosto. Le imprese dovranno comunque attivare la sorveglianza attiva dei propri dipendenti, con particolare attenzione a chi è più a rischio per età o altre malattie.

Con le riaperture della Fase 2 pronte a scattare e le scuole ancora chiuse, arriva il raddoppio dei giorni di congedo speciale al 50% (da 15 a 30 in totale) che si potranno chiedere fino a fine settembre e il raddoppio del bonus babysitter che passa da 600 a 1200 euro (da 1000 a 2000 per medici e sanitari) che si potrà spendere anche per coprire le spese di iscrizioni ai centri estivi. Per i redditi più bassi, entro i 36mila euro, ci sarà un ulteriore aiuto con una detrazione fiscale fino a 300 euro. Per le famiglie più in difficoltà (fino a 15mila euro di Isee) ci sarà anche il Reddito di emergenza: il Rem sarà una misura temporanea, si potrò chiedere per 3 mesi facendo domanda fino a luglio, e potrà andare da 400 a 800 euro in base alla composizione del nucleo familiare. Potrà anche integrare il Reddito di cittadinanza. Per quest’ultimo vengono stabilmente allargate le maglie alzando tutti i dati economici per l’accesso (Isee a 10mila euro, patrimonio immobiliare a 50mila ero e mobiliare a 8mila euro).

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