Ancora nessuna traccia di Fiorini
Ora si indaga anche per omicidio

Dopo ottanta giorni arriva la svolta sul misterioso caso di Franco Fiorini, scomparso da Sarnico. Il pm Emanuele Marchisio della Procura di Bergamo ha deciso di aprire un fascicolo per omicidio.

Fiorini è svanito nel nulla dalla sua abitazione di via Faletto, tra le 7,50 e le 8,30, pochi minuti dopo la visita di suo figlio Federico, prima che quest’ultimo raggiungesse l’Istituto scolastico superiore «Serafino Riva» di Sarnico, con la mamma a poca distanza, nell’auto, ad attenderlo. Il muratore ha lasciato il portafoglio vuoto, il cellulare spento, i documenti e molti misteri e supposizioni. Una storia nella quale non mancano però situazioni particolari e un po’ sospette. Come quelle che riconducono alla serata precedente alla sparizione, venerdì 12 febbraio. Fiorini, con un’amica, attorno alle 23 raggiunge Sarnico e mentre si immette in via Foppe dall’area dell’ufficio postale, per arrivare al suo appartamento, si scontra con un’Opel Meriva.

Un tamponamento normale, un fatto casuale? Pare di sì. Ma alla guida c’è un 46enne di Sarnico, amico della donna. Quest’ultimo rivelerà ai carabinieri di Sarnico di avere un debole per lei. Con il furgoncino della ditta fuori uso, Fiorini e l’amica vengono portati a casa dal 46enne. I due protagonisti del tamponamento, si danno appuntamento la mattina dopo alle 8,30, per la constatazione amichevole, vicino al parcheggio delle Poste.

Ma Fiorini a quell’ora svanisce nel nulla e sarà proprio l’autista della Meriva a condurre poco dopo la donna, un’italiana residente nell’hinterland di Bergamo, alla stazione dei treni di Palazzolo per il rientro in città, prelevandola da casa Fiorini. Gli occhi elettronici delle telecamere del circuito di videosorveglianza del Comune, puntualmente visionate dagli inquirenti, non hanno scritto nuove certezze e utili testimonianze non se ne sono viste.

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