Esenzioni ticket, oltre 25 mila illeciti
In Bergamasca una pioggia di multe

Le segnalazioni dell’Ats dopo i controlli alle autocertificazioni degli assistiti sul diritto all’esenzione. Verbali e sanzioni per somme che andavano pagate. «Si valutano scritti difensivi».

Tempi duri per chi, dal 2010 in poi, ha indebitamente usufruito di prestazioni ambulatoriali o esami di diagnostica strumentale autocertificando esenzioni dal ticket che, in realtà, esenzioni non erano. Protagonisti, purtroppo e per lo più, anziani e pensionati che, non tenendo conto del reddito familiare complessivo, hanno autocertificato di poter godere gratuitamente di una serie di prestazioni sanitarie quando invece, proprio per l’ammontare del reddito familiare complessivo, avrebbero dovuto pagare regolarmente le spese previste dal Servizio sanitario regionale.

Una situazione che, da alcune settimane, ha dato origine a una «pioggia» di multe, a volte anche salate, che arrivano da Regione Lombardia tramite l’Ats, per ottenere il saldo dei ticket mai versati. I numeri delle sanzioni non sono proprio bruscolini, visto che, ad oggi, nella Bergamasca, le posizioni fiscali ritenute non corrette (quelle cioè con un reddito superiore rispetto al diritto dell’esenzione per reddito e/o con stati di disoccupazione non veritieri) sono circa 25 mila, e in costante incremento. In ogni caso, sottolinea l’Ats, c’è la possibilità, per chi riceve la notizia dell’illecito di inviare documenti e scritti difensivi.

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