Scontri di Firenze, la versione dei tifosi
«Bus fermati dalla polizia, poi le botte»

Ancora da chiarire le cause che hanno portato agli scontri. Versioni discordanti tra questura e tifosi. Sarebbero 130 i nerazzurri identificati.

Sono circa 130 gli ultrà dell’Atalanta identificati dalla polizia la notte scorsa per i tafferugli scoppiati sul viadotto del Varlungo a Firenze. Rischiano una denuncia per i reati di resistenza, violenza, lesioni a pubblico ufficiale e travisamento. Tutti, si spiega dalla polizia, sono stati controllati sul posto e nessuno, contrariamente a quanto reso noto in precedenza, è stato portato in questura. In totale sono 5 i poliziotti rimasti feriti nei tafferugli, con prognosi tra i 7 e 10 giorni. Negli scontri sarebbero rimasti contusi anche alcuni tifosi. C’è un sesto poliziotto ferito ma per un episodio avvenuto all’interno dello stadio. Sempre secondo quanto spiegato dalla polizia, sono in corso accertamenti per capire i motivi scatenanti dell’episodio, che al momento non sono stati chiariti. Durante la partita, rende noto sempre la questura, si erano resi necessari alcuni interventi da parte della polizia in tribuna, per dividere gruppi di tifosi della Fiorentina e dell’Atalanta. Uno dei poliziotti intervenuti ha riportato la fattura di un dito, episodio per il quale è stato denunciato un tifoso bergamasco. La polizia al momento esclude un collegamento tra i tafferugli avvenuti sul Varlungo e quelli avvenuti allo stadio, che hanno riguardato supporter estranei agli ambienti degli ultrà.

Secondo una prima ricostruzione riferita all’Ansa da fonti della questura, i tafferugli si sono verificati alla periferia sud di Firenze mentre la colonna di 23 pullman di tifosi bergamaschi veniva scortata verso il casello dell’A1, a Firenze Sud, dopo il deflusso dallo stadio Franchi. Mentre i mezzi transitavano sul raccordo verso l’autostrada - ormai fuori città -, sembra che in alcuni pullman i tifosi abbiano intimato agli autisti di fermarsi, facendo interrompere la colonna, quindi sono scesi a terra coi volti coperti e sono iniziati gli scontri con la polizia. Gli agenti più tardi, e anche con una certa difficoltà, sono riusciti a far risalire a bordo i tifosi dell’Atalanta, i quali hanno proseguito il viaggio verso Bergamo tranne coloro che sono stati fermati e portati in questura per gli accertamenti. Da chiarire le cause dei tafferugli.

Questa è la versione dei fatti fornita nella mattina di giovedì 28 febbraio dall’agenzia Ansa. Ulteriori verifiche sono in corso, perché parecchie testimonianze che stanno emergendo raccontano fatti diversi, e cioè che i bus non siano stati fermati dai tifosi nelle vicinanze dell’ingresso dell’autostrada, e che successivamente sia salita la tensione tra tifosi e polizia. Nelle prossime ore e sul giornale di domani daremo conto delle testimonianze che saremo in grado di raccogliere.

Federico Riva, storico avvocato della Curva Nord che era sui bus in coda a quelli in cui si sono verificati gli episodi espone una versione completamente diversa: «I tre pullman in testa erano distanziati tra loro e sono stati fermati dalla polizia senza che avessero provocato problemi, quando già avevano imboccato lo svincolo che porta solo all’autostrada. Io ero sull’ultimo dei tre, a parecchia distanza dal precedente. Un tifoso su uno dei primi pullman mi ha telefonato e mi ha avvertito di raggiungerli perché stava succedendo qualcosa di grave, ma siamo stati bloccati e a bordo del nostro mezzo è salito un funzionario della questura che ha inveito contro il primo ragazzo che gli è capitato a tiro. Ci sono stati attimi di tensione, io a quel punto ho mostrato il tesserino di avvocato. Ho anche assistito in diretta alla conversazione tra il funzionario e un responsabile arrivato dopo: gli chiedeva spiegazioni, lui gliene ha date di inverosimili. Ho poi saputo che sugli altri due pullman i tifosi sono stati malmenati, anche con manganellate».

Altre testimonianze parlano di due episodi distinti; uno vicino allo stadio dove erano parcheggiati i pullman dei tifosi atalantini e dove ci sarebbe stato un attacco di tifosi viola e un altro invece nei pressi dell’autostrada dove i tifosi della fiorentina non c’erano. Il tutto è accaduto quasi alle due di notte dopo che i tifosi bergamaschi erano stati trattenuti dentro lo stadio per oltre un’ora dopo la fine del match.

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