Freccia della Versilia, manca il personale: odissea per 300 passeggeri

IN TRENO . Prima giornata da dimenticare per la Freccia della Versilia. «Mancano i macchinisti»: al ritorno tutti giù a Fornovo, 300 passeggeri coinvolti, anche bergamaschi.

A segnalarlo un lettore: «Freccia della Versilia: primo giorno da incubo - ci scrive -. Il 15 luglio 2023, ritorno a Bergamo da Pisa: si parte con 25 minuti di ritardo, a Fornovo un’ora fermi in attesa del macchinista che non arriva. Trasferiti sul treno per Milano e fatti scendere di nuovo a Fidenza in attesa che qualcosa si sblocchi. Ripartenza da Fidenza...sulla freccia della Versilia (oltre al danno la beffa). Intanto si sono accumulati 120 minuti di ritardo. Arrivo a Bergamo all’una».
A segnalarlo anche La Provincia di Cremona: «Se all’andata si era trattato “solo” di una mezz’ora di ritardo, il rientro serale verso Cremona di circa 300 passeggeri, saliti nelle varie stazioni del litorale toscano, è stato un incubo.La Freccia è stata fermata a Fornovo di Taro e da lì non ha più proseguito». Motivo? Secondo la testimonianza di Giuseppina Spitti di Picenengo, che era a bordo insieme a un’amica, «il capotreno ci ha spiegato che non c’erano i due macchinisti che dovevano dare loro il cambio. Ci ha detto che non erano arrivati, che lui e il collega non erano autorizzati a proseguire oltre e che dovevamo organizzarci in proprio, magari con un pullman».

A quanto pare è stata tutta una questione di competenze a livello territoriale, essendo la Freccia in servizio a cavallo di tre regioni: Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. Sta di fatto che alle 21 di sabato, centinaia di pendolari del mare si sono trovati del tutto spiazzati, bloccati sul binario di una piccola stazione appenninica.

«A occhio e croce eravamo in 300 – prosegue la signora –: quando ho ascoltato le parole del capotreno sono rimasta allibita e sconcertata. Ci hanno abbandonati a noi stessi, ho preso il telefono e chiamato i carabinieri, che a loro volta mi hanno passato la Polfer: nessuno ha saputo aiutarci concretamente. Alla fine abbiamo atteso un treno che stava arrivando a Fornovo e avrebbe poi proseguito per Milano. Solo così abbiamo almeno raggiunto Fidenza».Rabbia e proteste dei viaggiatori non sono servite a nulla. Evidente che per chi doveva tornare a Cremona, a Brescia e a Bergamo, le città servite dalla Freccia, proseguire per Milano sarebbe stato assolutamente inutile, allungando a dismisura i tempi di viaggio, già dilatati per il maxi ritardo accumulato.

Problema di cambio equipaggio

Secondo la ricostruzione dell’accaduto fornita da Trenord domenica pomeriggio, i colleghi di Trenitalia Toscana ritenevano che il cambio equipaggio a bordo della Freccia fosse a Fornovo, come avveniva fino al 2020. Ma Trenord non ha da anni personale abilitato alla tratta da Fornovo a Fidenza. Infatti, all’andata il cambio è stato effettuato a Fidenza. Così anche ieri.

Per questo il convoglio 2592 è rimasto due ore a Fornovo e grazie ai colleghi di Trenitalia TPer è stato portato poi a Fidenza, dove il personale Trenord aspettava da tre ore. Da Trenitalia hanno fatto sapere che il servizio è condiviso tra le due società e che sono in corso delle verifiche rispetto alla copertura di sabato sera.

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