G7 a Bergamo, zona rossa e presidi
Ma Città Alta non chiuderà

Al centro della riunione di ieri in Prefettura le misure di sicurezza per il vertice sull’agricoltura. Varchi e metal detector allo studio in piazza Vecchia.

«Saremo occupati, non preoccupati», per dirla con il questore Girolamo Fabiano, con gli occhi spalancati ma senza sindrome d’assedio. Vigili ma con i nervi sotto controllo. Alla fatidica due giorni clou del G7 dell’agricoltura, il 14 e 15 ottobre, mancano poco meno di tre settimane, ma l’operazione sicurezza ha preso il via martedì 19 settembre in Prefettura con il tavolo tecnico tra le forze dell’ordine e il Comune. Insieme prefettura, questura, polizia locale per una prima presa di visione del pacchetto sicurezza dopo i sopralluoghi dei giorni scorsi , con la consapevolezza che il piano sarà in divenire fino alle ultime ore, in virtù anche delle indicazioni che arriveranno da Roma, e con la necessità perciò di aggiornarsi a stretto giro di posta.

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Il piano insomma è in fase di ideazione, la riunione ha messo sul tavolo alcune ipotesi. L’idea è quella di trovare un equilibrio tra la necessità di garantire la massima sicurezza a ministri, delegazioni e ospiti e quello di vigilare sulla città senza soffocarla. A cominciare dal focus della due giorni, Piazza Vecchia e Astino. Tra le ipotesi al vaglio ci sarebbe l’idea di realizzare una sorta di zona rossa in Piazza Vecchia, con accessi regolati da varchi e controlli con metal detector.

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